Telecamere di sicurezza “collegate a un software sofisticato in grado, grazie all’intelligenza artificiale, di riconoscere comportamenti che potrebbero trasformarsi in reati”. Non solo: “Occhi elettronici in rete e collegati fra loro per un tempestivo e coordinato intervento delle Forze dell’ordine in caso di necessità”.
E’ la tecnologia in stile “Minority report” (celebre film di Steven Spielberg con Tom Cruise e Max Von Sydow) sulla quale stanno lavorando il Comune ed alcune aziende specializzate, alcune genovesi, in grado di mettere a punto programmi non a quel livello, ma che si avvicina a quel tipo di “intelligenza artificiale”.
Lo hanno anticipato oggi, a seguito dell’ultimo incontro in Prefettura sul tema sicurezza, il sindaco di Genova Marco Bucci e l’assessore comunale Stefano Garassino.
Se in Cina, ad esempio, il sistema in stile Minority Report funziona per individuare chiunque commetterà un reato, in Italia l’avanzatissima tecnologia è stata adottata dalla questura di Milano e consente di riconoscere in anticipo esclusivamente chi ha già commesso un reato. Una differenza non trascurabile e tuttavia più “garantista”.
“Pensiamo a sistemi diagnostici in grado di riconoscere le persone – ha spiegato Bucci – prima che venga commesso qualsiasi tipo di azione. Ci sono aziende che ci hanno offerto tecnologie che potrebbero veramente mettere Genova all’avanguardia da questi punti di vista”.
Secondo la giunta di centrodestra, dalla Regione Liguria arriverà un milione di euro per realizzare un ‘Patto per la sicurezza’ che aiuti i sindaci nei nuovi compiti in tema di ordine pubblico affidati dal Governo.
“In via preliminare – ha confermato il governatore Giovanni Toti – la Regione ha stanziato il primo milione di euro e nelle prossime settimane dovremmo arrivare alla sottoscrizione di un protocollo per una serie di attività che aumentino il livello e la qualità degli interventi di sicurezza nella nostra regione. Dalla formazione degli agenti di polizia municipale a nuove dotazioni, acquisto di telecamere all’avanguardia e messa a fattore comune di tutte quelle già esistenti”.
Tra le ipotesi allo studio, quindi, il potenziamento delle telecamere di sorveglianza che saranno concentrate principalmente nella zona della movida genovese e in tutto il centro storico, ma anche nell’altra area più a rischio, ossia Sampierdarena.
“In ogni caso, aumenteremo le telecamere di circa cento unità – ha aggiunto il sindaco Bucci- e metteremo quelle esistenti in rete affinché siano a disposizione di tutte le Forze dell’ordine. La sicurezza è una delle nostre priorità”.