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Sicurezza, Toti bacchetta sindaci sinistra e sta con Salvini: pone ordine nel disordine

Elezioni a Genova: Meloni e Salvini con Rixi, Toti e Bucci (foto d'archivio)

“Scusate, ma che dibattito è quello sul Decreto Sicurezza? Cerchiamo di essere intellettualmente onesti: se nella Finanziaria molto si è sbagliato, le norme sulla sicurezza e l’immigrazione mettono un po’ d’ordine nella confusione che regnava sovrana”.

Lo ha dichiarato oggi su Fb il governatore ligure Giovanni Toti in riferimento alla ribellione dei sindaci di sinistra ed estrema sinistra, come il palermitano Leoluca Orlando e il napoletano Luigi De Magistris, contro il Decreto Salvini approvato dal Parlamento e promulgato dal presidente della Repubblica.

“Il Decreto Sicurezza – ha aggiunto Toti – contiene provvedimenti e sancisce regole che le più antiche democrazie hanno da sempre, dagli Stati Uniti all’Australia. Che certo non sono paesi illiberali e totalitari.

Negli Stati Uniti si entra solo con il visto, se entri illegalmente vieni fermato, l’asilo politico viene riconosciuto dopo un attento esame delle autorità preposte. E i sindaci con la loro polizia hanno poteri di ordine pubblico molto superiori ai nostri.

Dunque ritengo strumentale questo dibattito. Bisogna costruire un Paese in cui la legge è uguale per tutti: bianchi, neri, gialli, cattolici, protestanti, musulmani, senza privilegi, ma anche senza sensi di colpa.

Piuttosto il Governo renda effettive norme che altrimenti, senza fondi adeguati e regolamenti, resteranno puri auspici. E i sindaci semmai chiedano ancora più poteri, come i loro colleghi anglosassoni, per garantire i propri cittadini. Così come le Regioni devono chiedere e ottenere maggiore autonomia”.