I giudici del Tribunale di Genova oggi hanno parzialmente accolto il ricorso presentato da 33 attivisti della prima ora contro il movimento di Beppe Grillo.
Nel reclamo gli attivisti rivendicavano nome, simbolo e sito internet del M5S.
I magistrati genovesi hanno ordinato a Beppe Grillo, garante del Movimento, di consegnare al curatore speciale l’elenco dei vecchi iscritti entro 30 giorni, prevedendo anche una multa di 3mila euro per ogni giorno di ritardo.
Per quanto riguarda le altre questioni sollevate nel ricorso dagli attivisti, è stato deciso di rinviare a una discussione davanti ai giudici di merito.
“Apprendiamo con soddisfazione – ha spiegato l’avvocato Lorenzo Borré che ha patrocinato questa e altre cause di attivisti delusi da Grillo – l’accoglimento parziale del reclamo. Il Tribunale ordinando a Beppe Grillo la consegna dei dati degli iscritti consente all’associazione del 2009 di tornare operativa, di poter procedere all’eventuale nomina del nuovo capo politico e di porsi cosí come competitrice del partito di Di Maio alle future elezioni. Le questioni inerenti al diritto di uso esclusivo del nome, del simbolo e del sito sono state riservate all’approfondimento del merito e confidiamo che in quella sede siano accolte le ulteriori domande formulate dal Curatore per il tramite degli avvocati Andrea D’Angelo e Paolo Gatto”.
Gli avvocati dei 33 attivisti, Lorenzo Borrè e Alessandro Gazzolo, hanno sempre sostenuto che la nuova associazione, nata nel 2017, non potesse essere titolare del nome, del simbolo e del sito internet del M5S. Il tribunale aveva nominato un curatore speciale ed era stata fissata una causa in primo grado che però aveva visto sconfitti i vecchi iscritti. Oggi la parziale vittoria.