“Un altro storico marchio come quello di ‘Moody’ abbandona Genova e lascia a casa i propri dipendenti. Faremo tutto quanto è necessario per tutelarli e per garantire loro la continuità di reddito”.
Lo hanno riferito oggi i responsabili del sindacato Filcams Cgil Genova sulla vertenza che sta coinvolgendo i dipendenti del bar ristorante Moody di piazza Piccapietra.
“Dopo l’inizio d’incendio nei sotterranei del settembre scorso – hanno spiegato dal sindacato – per fortuna senza conseguenze per le lavoratrici, la Filcams ha richiesto l’utilizzo temporaneo delle ferie e l’attivazione immediata degli ammortizzatori sociali.
La società che ha acquisito il locale dopo il fallimento di Qui Group fa capo ad una holding svizzera, e nell’incontro sindacale di lunedì scorso ha messo da parte la possibilità di riaprire in tempi brevi e trovare nuovi investitori utili a coprire i costi, ed ha scelto la scorciatoia più veloce e più drammatica, chiudere definitivamente e trasferire tutte le maestranze in locali sparsi in Italia.
Non solo la società si disimpegna rispetto a dipendenti e territorio, ma ha dichiarato di non voler nemmeno attivare gli ammortizzatori sociali previsti dalle procedure.
Noi non ci fermeremo qui, ed a tutela dell’occupazione ci mobiliteremo già da lunedì prossimo davanti ai locali del Moody in assemblea permanente. Nel frattempo però non possiamo che constatare come l’ennesimo marchio storico genovese abbia deciso di abbandonare la città”.