Fiom-Cgil e Rsu dello stabilimento Arcelor Mittal di Genova Cornigliano sono sul piede di guerra e stanno preparando un esposto che riguarda il presunto uso improprio della cassa integrazione Covid-19.
Ieri sera, secondo quanto hanno spiegato oggi i sindacati, l’azienda ha inviato le lettere di cassa integrazione ai lavoratori con effetto da lunedì 18.
Alle 16 di domani è quindi previsto un incontro in Prefettura a Genova tra l’azienda e i sindacati per verificare le possibili soluzioni.
“Arcelor Mittal – hanno dichiarato i responabili della Fiom-Cgil – rimane indifferente ed in modo arrogante procede con l’invio delle lettere ai lavoratori che usa come arma di ricatto verso il Governo nella sua trattativa riservata.
Come Fiom-Cgil abbiamo deciso, di fronte a tale prepotenza, di rivolgerci anche alla magistratura con un esposto che nelle prossime ore invieremo alla procura.
Vi è un utilizzo illegittimo dello strumento della cassa integrazione, avendo le prove che gli ordini commerciali per lavorare esistono e che certificheremo alla Procura.
Un utilizzo illegittimo che arriva a sfruttare la cassa integrazione per pandemia Covid-19 che nulla centra con le astratte e non veritiere ragioni dichiarate dalla azienda, sperperando soldi pubblici finanziati dagli ultimi decreti e costruendo un ulteriore risparmio economico”.
“La medesima lettera – hanno aggiunto i sindacalisti – la manderemo anche all’Inps e all’Ispettorato del Lavoro.
Non è accettabile che quando il lavoro c’è si vada in cassa integrazione con un enorme taglio di salario e che si utilizzino furbescamente soldi pubblici, di tutti cittadini, per propri tornaconti finanziari e di pressione sulle Istituzioni.
Arcelor Mittal crede che tutto gli sia dovuto senza regole, senza nessun impegno verso i lavoratori e la città. Noi non siamo d’accordo”.