“Danneggiare auto private dei poliziotti non è manifestare”
“A Genova alcuni anarchici e giovani dei centri sociali hanno organizzato un corteo senza che fosse stata fatta la preventiva comunicazione.
Nella zona centrale della città, vicino al Commissariato Centro, alcuni partecipanti si sono sfilati dal corteo e hanno iniziato a imbrattare edifici e vetrine, nonché a danneggiare le auto private di alcuni colleghi parcheggiate davanti al Commissariato.
Questo non è manifestare, questi sono dei professionisti della violenza e in un Paese democratico come il nostro non c’è idea che giustifichi la violenza”.
Lo ha dichiarato oggi il segretario generale del Sindacato autonomo Polizia (Sap) Stefano Paoloni, all’indomani dei danneggiamenti in Centro città da parte di anarchici e giovani dei centri sociali durante il corteo di ieri in solidarietà agli otto “compagni” arrestati l’altra notte dai carabinieri con l’accusa di avere circondato e aggredito due militari davanti all’ex Latteria occupata a Sarzano, intervenuti per un furto in abitazione nei caruggi.
“Ancora più vile – ha aggiunto Paoloni – l’attacco alle auto dei colleghi in sosta davanti al Commissariato, come a voler caratterizzare un dualismo che, di fatto, non c’è, se non da parte dei violenti che hanno bisogno di avere un nemico.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi che hanno patito questi ingiusti danni, auspicando che possano ottenere il dovuto risarcimento e che gli autori del gesto vengano presto identificati e rispondano delle loro azioni.
Ci auguriamo, inoltre, che l’iniziativa del Governo di prevedere maggiori tutele nei confronti delle Forze dell’ordine aggredite durante le manifestazioni e imporre sanzioni più gravi per chi durante eventi del genere danneggia beni esposti alla pubblica fede possa essere presto approvata ed entrare pienamente nell’ordinamento del nostro Paese”.
