Il Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren spa, esprime soddisfazione per i risultati di bilancio 2019 approvati quest’oggi dall’Assemblea dei soci
Risultati che testimoniano la solidità del percorso di crescita intrapreso dal Gruppo: con 4,2 miliardi di ricavi, investimenti in crescita del 17%, pari a 524 milioni di euro, e un dividendo in incremento del 10,1%, Iren è tra i 25 Gruppi industriali più importanti d’Italia, con un tasso di crescita significativamente superiore rispetto alla media nazionale.
Il Comitato di Sindacato esprime un sentito ringraziamento agli oltre 8.000 uomini e donne impiegati nel Gruppo e, in particolare, allo straordinario impegno degli operatori sul campo che, modificando anche radicalmente il proprio approccio al lavoro alla luce dell’emergenza in corso, hanno continuato ad assicurare i servizi di pubblica utilità per la comunità, oggi più che mai essenziali per garantire la coesione sociale.
Grazie agli importanti investimenti in digitalizzazione e al prezioso lavoro del management, il Gruppo ha saputo fronteggiare egregiamente la situazione emergenziale – come testimoniano i circa 3.000 dipendenti in modalità smart-working – e, per senso di solidarietà e responsabilità nei confronti dei settori più deboli dell’economia, ha scelto di non fare ricorso ad ammortizzatori sociali, istituendo strumenti innovativi dall’elevato valore simbolico e sociale, come le ferie solidali.
Nella consapevolezza del ruolo svolto quotidianamente da Iren come fornitore di servizi di pubblica utilità e a valore aggiunto per la vita dei cittadini, il Comitato di Sindacato auspica che – anche grazie agli oltre 600 milioni di euro di investimenti previsti nel 2020 – il Gruppo possa rappresentare, oggi ancor più di ieri, un alleato fondamentale per promuovere la ripresa generando significative ricadute socio-economiche sui propri territori.
La capacità di Iren di attivare un virtuoso indotto economico sui propri territori e una stretta relazione con le categorie produttive si rivelerà ancor più decisiva nella fase di ripartenza a cui sarà chiamato il Paese nei prossimi mesi.