“Ci risulta che i docenti universitari siano anzitutto funzionari pubblici, non star televisive o dello spettacolo. Non ci risulta che le norme vigenti consentano ai dipendenti pubblici di disporre della propria popolarità, o supposta tale, come vogliono”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa) che, in qualità di vicepresidente della commissione regionale sanità, ha scritto al rettore Comanduci, al preside della Facoltà di Medicina Sambuceti e per conoscenza all’Ordine dei Medici di Genova, muovendo critiche alle esternazioni del prof. Matteo Bassetti (direttore della clinica di Malattie infettive al San Martino).
“Apprendiamo – ha raccontato Pastorino – che il prof. Bassetti ha consentito all’utilizzo della sua immagine, e dei suoi titoli, per pubblicizzare la sanificazione di un albergo genovese, rivelatosi di proprietà della moglie.
Fatto alquanto discutibile. Ma ancor più discutibili sono le dichiarazioni che ha reso a chi gli chiedeva conto di questa operazione. L’infettivologo infatti ha affermato: ‘Inopportuno? Ma perché mai, ho la mia popolarità e ne faccio quello che voglio. Lo fanno i calciatori con le pizzerie, lo posso fare io che sono professore universitario.
Affermazioni sconcertanti, che non vanno d’accordo con la carica accademica. Ancor più grave, la vicenda coinvolge interessi privati della famiglia dell’interessato. Senza dimenticare che l’emergenza tuttora in corso richiederebbe comportamenti ponderati e improntati al buon senso.
Abbiamo chiesto al rettore Comanducci e al preside Sambuceti di esprimersi sull’accaduto e di farci sapere se non ci siano gli estremi per un richiamo formale, visto che, a nostro giudizio, bisogna evitare che si ripetano comportamenti del genere, lesivi sia del ruolo di docente sia della funzione educativa che investe l’Università”.