La precisazione viene fornita dalla società informatica Sogei
“In merito al presunto attacco informatico al sistema informativo della fiscalità, Sogei spa, Società Generale d’Informatica, informa che dalle prime analisi effettuate non risultano essersi verificati attacchi cyber né essere stati sottratti dati dalle piattaforme ed infrastrutture tecnologiche dell’Amministrazione Finanziaria.
Dagli accertamenti tecnici svolti Sogei, la società che opera nel settore dell’ICT ed è controllata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze, esclude pertanto che si possa essere verificato un attacco informatico al sito dell’Agenzia delle Entrate.
Resta in ogni caso attiva la collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale e la Polizia Postale al fine di dare il massimo supporto alle indagini in corso.”
Gli hacker di LockBit avevano pubblicato una serie di screenshot relativi ad un presunto attacco informatico all’Agenzia delle Entrate, rivendicando di aver sottratto 78 giga di file, poi diventati 100 giga di dati. Tali dati sarebbero stati resi pubblici se l’Agenzia delle Entrate non avesse pagato il riscatto entro 5 giorni, poi diventati 6 (si sarebbe trattato del cosiddetto ransomware).
La cyber gang affermava di avere in pugno documenti aziendali, scansioni, report finanziari e contratti. Circostanza smentita dalle prime analisi della Sogei.
La notizia questa mattina era rimbalzata dal dark web ai vari social. Intorno alle 14 una nota dell’Agenzia delle Entrate informava che accertamenti erano in corso.
I pm di Roma hanno avviato un’indagine.
The #ransomware group #Lockbit has declared stealing 78 gigas of files from the Italian governmental agency #AgenziadelleEntrate.
The ransom amount is still unclear, and the governmental agency has 5 days to pay in order to avoid the leak.@cluster25_io https://t.co/9qmxt1gSQF
— DuskRise (@DuskRiseInc) July 25, 2022