“Abbiamo fatto una opposizione ferma e autorevole, sul merito e punto per punto, presentando emendamenti anche costruttivi che sono stati bocciati perché non si è voluto approfondire il testo, che forse neanche Toti conosceva nei dettagli”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali della Lista Sansa Ferruccio Sansa, Roberto Centi e Selena Candia, al termine di due intere sedute di consiglio e oltre 13 ore di discussione, per l’approvazione da parte della maggioranza di centrodestra del disegno di legge 95.
Il provvedimento finanzierà con 210 mila euro, per l’anno 2021, “le attività di promozione del territorio e delle sue eccellenze utilizzando come sponsor le società sportive professionistiche regionali che svolgono campionati di massima serie”.
“Abbiamo sottolineato sin da subito – ha dichiarato Roberto Centi, autore di diversi emendamenti e relatore di minoranza del ddl – come il testo di questo disegno di legge fosse vago, scritto male e non chiaro nelle finalità, e nelle sue applicazioni.
Riteniamo particolarmente insidiosi gli articoli che prevedono che la Giunta abbia mano libera su ogni aspetto della campagna, dalla scelta delle squadre, alla ripartizione dei fondi tra queste, fino alle modalità stesse della campagna che verrà portata avanti.
Per evitare che la promozione del territorio potesse sfociare nella propaganda della Giunta, abbiamo chiesto con un emendamento, poi bocciato dal centrodestra, di escludere riferimenti formali e cromatici che potessero far riferimento a partiti politici, in particolare l’arancione della Lista Toti, già utilizzato per la app ‘La mia Liguria’, per l’evento OrientaMenti e per altre occasioni”.
“La giunta – ha attaccato il capogruppo Ferruccio Sansa – che ieri ha posto l’urgenza e fatto andare avanti il consiglio regionale a oltranza fino alle 23.30 per approvare la spesa di 210 mila euro di soldi pubblici, dei cittadini, alle squadre di calcio liguri di serie A, è la stessa giunta che quando deve trovare fondi per acquistare dei macchinari medici, per assumere personale sanitario o per dare assistenza ai bambini disabili, non sa mai dove trovare le risorse.
Inoltre resta sempre l’alone del possibile conflitto d’interessi quando si parla di ‘realizzazione delle campagne promozionali tramite le partecipate di Regione Liguria’ visto che tra i membri del consiglio di amministrazione della Sampdoria siedono l’amministratore unico di Liguria Digitale, Enrico Castanini, e il coordinatore della Struttura di missione della Sanità regionale, Giuseppe Profiti”.
“Nel testo del disegno di legge – ha poi sottolineato Candia – la Giunta Toti ha più volte preso come riferimento la sponsorizzazione della Regione Sardegna sulle maglie del Cagliari, un esempio che per la consigliera Selena Candia va preso con dei distinguo.
La promozione territoriale della Regione Sardegna attraverso la squadra del Cagliari, faceva parte di un disegno pluriennale e più ampio di marketing territoriale che nulla ha a che vedere con il disegno di legge approvato ieri sera, che ha come riferimento temporale il 2021, quindi poco più di un mese.
Inoltre, il Tar della Sardegna nel 2015 ha bocciato quella misura, in quanto, come si legge nelle motivazioni del tribunale, l’Ente regionale non avrebbe potuto erogare somme per sponsorizzare una squadra di calcio, nemmeno in cambio di una valorizzazione del nome o dell’immagine dell’ente pubblico.
Credo che quei 210 mila euro stanziati non cambieranno gli equilibri finanziari di Sampdoria, Genoa e Spezia, mentre avrebbero potuto dare un forte impulso alle tante meritevoli realtà sportive ‘minori’ che abbiamo sul nostro territorio”.