Poco più di 50 autonomi e studenti di sinistra hanno partecipato stamane alla manifestazione e al corteo di protesta contro il vicepremier e ministro del Mit Matteo Salvini e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, arrivati a Genova S. Benigno per l’inaugurazione dei lavori del tunnel subportuale e la successiva firma del protocollo per la legalità in Prefettura.
La manifestazione di protesta, guardata a vista dalla Polizia, è stata organizzata anche da “Genova che osa” e “Cambiare rotta”, ma in sostanza si è trattato di un “flop” perché la città ha accolto a braccia aperte i due ministri.
Le organizzazioni di sinistra ha definito i ministri la “Banda dei manganelli” e in piazza ha portato pure bandiere pro Palestina, oltre ai cartelli e agli striscioni anti governativi.
I manifestanti si sono radunati a Ponte dei Mille e poi sono partiti in corteo verso la Prefettura in via Roma.
Stamane è stata annullata l’altro presidio di protesta, proclamato dall’Usb del Porto di Genova e dal Collettivo autonomo portuali (Calp).
Tuttavia, una ventina di lavoratori portuali del Calp hanno inscenato una manifestazione nei pressi del cantiere del tunnel subportuale inaugurato dai ministri.
“Fate schifo. Genova vi odia”, “Pagliacci”, “Rumente” e altri insulti sono stati rivolti all’indirizzo di Piantedosi e Salvini.
La protesta contro i ministri è poi arrivata fino alla Prefettura, dove poco meno di cento manifestanti hanno contestato gli esponenti del Governo al grido “Siamo tutti antifascisti”.