“Lo dico subito e chiaramente ci sono voluti anche i partiti per concludere questi accordi, ma non come dicono le lingue avvelenate, che avevano già stappato lo champagne e si vedevano trionfanti rientrare a Palazzo, affermando che ho obbedito ad ordini superiori.
Chi mi conosce bene sa che a me le imposizioni non vanno mai bene a prescindere. L’amicizia e l’esperienza di chi fa politica ed è capace di trovare la sintesi, di rispettare il pensiero di tutti e di superare gli steccati che dividono costruendo i ponti che uniscono, è di loro che mi sono avvalso e devo dire che il loro pragmatismo e la loro amicizia mi ha molto aiutato nel dirimere alcune questioni.
Partendo dai coordinatori di FdI Matteo Rosso e Stefano Baggio di cui mi onoro da lungo tempo di appellarli come amici arrivando al consigliere regionale leghista Sandro Garibaldi che non conoscevo e di cui ho potuto apprezzare la capacità di dialogo e la correttezza”.
Lo ha dichiarato stamane Mario Reffo annunciando il ritiro delle sue dimissioni da sindaco di Sori.
“Le dimissioni – ha aggiunto Reffo – erano state dolorose, ma non vedevo più il modo per cui potessi ricucire con la mia maggioranza e continuare a lavorare insieme.
Però devo dire che subito ho iniziato a ricevere visite e telefonate da tutti gli assessori e dai consiglieri che esprimevano solo la volontà di non terminare così il percorso iniziato quasi due anni fa.
Anche nei giorni successivi ci siamo confrontati anche in maniera aspra, ma trovando una nuova sintonia e linfa vitale che sembrava scomparsa da tempo.
Il percorso che ha portato al ritiro delle dimissioni è stato condiviso e si è basato sull’individuazione dei punti del programma da portare a compimento immediato che insieme alla gestione delle emergenze pandemia, piscina coperta e cimitero sono e restano i punti chiave attuali, ma poi c’è la realizzazione delle opere che cambieranno il volto di Sori con una spiaggia nuova, la diga soffolta, illuminazione e tutte le grandi cose per Sori per le quali si sono ottenuti dei contributi dalla Regione Liguria.
C’è necessità di un nuovo innesto nella giunta perché abbiamo bisogno di una nuova competenza dentro la squadra dell’amministrazione comunale ovvero un assessore al Bilancio che abbia la capacità e la competenza necessari per risanare le casse del Comune e gestire i contributi in arrivo.
Per questo ho chiesto ai miei assessori la disponibilità a far posto a un assessore esterno di mia fiducia. Ci sarà un nuovo ingresso e non un’esclusione perché chiunque uscirà dalla giunta proseguirà con la gestione delle sue deleghe che conserverà come consigliere delegato.
In tal senso, sto attendendo una risposta che spero sia affermativa e conto a breve di sciogliere il nodo della giunta e delle deleghe.
Non abbiamo escluso i partiti dall’azione di governo, ma le ideologie, ci siamo concentrati sui punti qualificanti da realizzare, abbiamo fatto sintesi e quindi trovato l’accordo.
Sono felice di questo percorso sebbene siano stati giorni duri per tutti, per me come per la mia maggioranza. Chiudiamo una fase e ne apriamo un’altra, ma il percorso è sempre lo stesso dato che, dopo due anni di lavoro, sono ancora convinto che la mia cura per Sori sia quella giusta.
Un lavoro immane che ha portato un inevitabile silenzio perché o ne uscivamo tutti insieme uniti o era meglio confermare la fine di questa legislatura. Grazie alla pazienza di tutti abbiamo trovato la sintesi.
Un periodo intenso rovinato solo dalle parole della minoranza. Ingiuriose, pretestuose e indegne, ma alle quali non ho dato peso. Sapevo che provenivano dallo stesso partito che in piena pandemia e crisi sociosanitaria pensa di poter risollevare le sorti dell’Italia con lo Ius Soli, lo stesso partito che fa della questione dei capigruppo, ovvero per le poltrone, un pretesto per bloccare l’Italia e che vuole governare il Paese con i diktat dall’alto e non con il confronto democratico. Così come vorrebbero farlo a Sori”.
“Abbiamo bisogno di continuare sulla strada del fare” ha commentato il vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche Cristiano Benvenuto (Lega).