Sotto un sole di primavera, sabato 9 aprile è stata inaugurata la Valletta del Leone all’interno del parco storico di Villa Duchessa di Galliera di Voltri, dopo i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti da APS Sistema Paesaggio, Amici della Villa Duchessa di Galliera, Aster, Co. Art e Istituto Marsano.
Un evento in grande stile che ha visto, oltre alle autorità locali quali il vicesindaco Massimo Nicolò e il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti, anche la presenza del Corteo Storico di Voltri in abiti ottocenteschi, nonchè i referenti dell’ATI che coinvolge APS Sistema Paesaggio, Teatro della Tosse, Associazione di volontariato Amici di Villa Duchessa di Galliera, APS Anima Mundi e Righi Outdoors s.a.s., in una sinergia che vede un continuo recupero e valorizzazione del prezioso spazio ponentino.
Una grande alleanza di comunità tra il Municipio Ponente e Aster, che vede nelle ville storiche del territorio un patrimonio del passato, ma una reale opportunità di presente e di futuro, nell’ottica della sostenibilità ambientale e della qualità della vita.
“Il recupero della Valletta è un passaggio importante per tutta Villa Duchessa di Galliera”, spiega Andrea Casalino presidente dell’ATI, “perchè rappresenta uno spazio di libera fruizione per il pubblico, che speriamo sia vissuto e rispettato da tutti”.
Questo spazio è davvero caratteristico ed originale: al tempo dei Duchi, era chiamata Valle del Labirinto, è stata disegnata nel 1813 dall’architetto Carlo Barabino, massimo esponente del neoclassicismo a Genova ed è l’ultimo esempio di giardino pittoresco ispirato agli esempi inglesi di “giardino dei poeti”.
Il percorso è ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, composto da scenografie in grado di suscitare nel visitatore emozioni grazie all’incontro con rovine, marmi, il noto “Leone” e la grotta dell’Eremita.
L’arco segna idealmente il passaggio negli inferi e proseguendo un cammino di elevazione simbolica ed anche pratica, conduceva all’area attualmente recintata per i daini, all’epoca attraversata dall’acqua purificatrice, il cui ruscello invitava ad innalzare lo sguardo verso il Santuario delle Grazie.
Un interessante viaggio nella storia e nella letteratura che oggi divent patrimonio comune della cittadinanza e dei visitatori che vorrano scoprire questa piccola grande perla del ponente genovese. Roberto Polleri (foto di Caterina Bruzzone)