Oggi i giudici della Corte dei Conti, nell’ambito dell’inchiesta sulle cosiddette “Spese pazze” in Regione Liguria, hanno condannato gli ex consiglieri Giovanni Macchiavello e Patrizia Muratore a risarcire rispettivamente oltre 37mila e 30mila euro.
Le spese contestate riguardano il 2009, quando Macchiavello era esponente del gruppo ‘Per la Liguria Sandro Biasotti’ e Muratore dell’Italia dei Valori.
La procura contabile aveva contestato spese non ritenute congrue alle attività istituzionali, come acquisti di caffè e brioche in autogrill, o ancora numerosi pranzi e cene in ristoranti costosi, soprattutto nei fine settimana.
Il pm contabile ha contestato a Giovanni Macchiavello numerose spese per missioni dal Ponente ligure alla Spezia, ma anche in Costa Azzurra o nel Principato di Monaco.
A Carmen Patrizia Muratore sono state contestate, tra le altre, spese per oltre seimila euro per acquisti di foulard, cinture, borse, fiori oltre a un candelabro di vetro.
Tra quelle considerate illecite, anche 448 euro che figuravano come rimborsi per la partecipazione alla conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo.
I giudici hanno sottolineato come “l’impossibilità di collegare la partecipazione alla conferenza stampa ai fini istituzionali del gruppo Italia dei Valori è talmente palese che non sarebbe necessario indugiarvi oltre”.
Non è tutto. I magistrati hanno spiegato che “la palese, e in qualche caso, eclatante estraneità della spesa portata a rendiconto ai fini del funzionamento del gruppo, disvela la consapevolezza e l’intenzionalità dell’azione”.