“Con la conferma dell’assoluzione espressa nei precedenti gradi di giudizio, i giudici della Corte di Cassazione hanno ribadito la mia estraneità alle infamanti accuse di falso e peculato che ho combattuto per anni”.
Lo ha comunicato stasera Edoardo Rixi (Lega) che nel 2019, dopo il giudizio di primo grado, a causa delle insussistenti accuse dei pm della procura di Genova era stato costretto a dimettersi dalla carica di vice ministro del Mit pur essendo innocente.
Nel marzo 2021 l’attuale deputato genovese e coordinatore del partito in Liguria era già stato assolto in appello.
“Pur sapendo di essere innocente – ha ricordato oggi Rixi – mi sono dimesso da vice ministro, ho rinunciato alla poltrona da governatore ligure e ho preferito non assumere ruoli per evitare futili critiche alla Lega e al mio operato.
Una vicenda che dovrebbe far riflettere i giustizialisti della prima ora, quelli che mi hanno chiesto subito le dimissioni. I processi si celebrano in tribunale, non in piazza. E’ la sottile differenza tra democrazia e demagogia.
Ringrazio Matteo Salvini, la Lega, famiglia e amici che mi hanno fatto sentire sempre il loro sostegno.
Ora guardiamo avanti, per le elezioni amministrative a Genova e per le prossime elezioni politiche c’è molto da fare”.
“Un abbraccio – ha commentato il governatore ligure Giovanni Toti – all’amico Edoardo Rixi, definitivamente assolto per la vicenda delle cosiddette ‘Spese pazze’. Dopo tante polemiche e fango gettato su di lui, giustizia è stata fatta: in Tribunale e non sui giornali o sui social network. Chissà se qualcuno chiederà scusa. Finalmente Edoardo potrà voltare pagina e ripartire alla grande”.