Erano stati arrestati lo scorso gennaio dalla Guardia di Finanza della Spezia mentre importavano oltre 300 chili di cocaina dal Brasile, nascosti in alcun pallet per trasportare granito.
Il valore della droga era stato stimato in circa 100 milioni di euro.
Oggi sono stati condannati con rito abbreviato a 12 anni Giuseppe Cirillo, unico italiano, originario della Calabria a cui è stata contestata l’aggravante dell’aver favorito la ‘ndrangheta; a 7 anni e quattro mesi Juraj Martin Jurican, a 8 anni Antimon Bathorja. Liliane Pimenta Bento è stata rinviata a giudizio.
L’indagine, coordinata dalla Dda di Genova, era partita nel 2019 e aveva portato al sequestro del carico di droga nel porto della Spezia.
La procura distrettuale aveva organizzato una consegna controllata e arrestato il gruppo.
Secondo l’accusa i quattro avrebbero agito in concorso con Joseph Bruzzese, Giancarlo e Francesco Sicilia, Antonino Chindamo e Giuseppe Macrì (nei cui confronti si procede separatamente) al fine di agevolare le ‘ndrine Foriglio, Callà e Larosa.
Le indagini sono ancora in corso per individuare i fornitori stranieri.