Conferenza stampa con Gennaro Acampora presso la sala conferenze dell’Intels Training Center “Bruno Ferdeghini”, con il centrocampista aquilotto che ha analizzato la sfortunata sfida contro il Venezia, per poi volgere lo sguardo a quella di venerdì sera contro la Cremonese: “La gara contro il Venezia ci ha lasciato grande rammarico, perchè abbiamo interpretato un’ottima partita e Lezzerini si è reso protagonista di grandi interventi, ma noi dobbiamo essere più cattivi in fase offensiva, perchè quando si va alla conclusione in più di venti occasione, almeno un gol lo si deve fare.
Si tratta di un periodo sfortunato dal punto di vista degli infortunati, ma chi è fuori sta lavorando duramente per rientrare, anche perchè ora abbiamo davvero bisogno di tutti.
Il ruolo di regista basso per me non è una novità, dato che lo interpretai nella mia esperienza a Chiavari, e mi trovo assolutamente a mio agio; il mister mi ha chiesto di giocare con semplicità e di dare equilibrio alla squadra, ma a prescindere dalla posizione in campo, per me l’importante è poter giocare e dare il mio personale contributo a questo gruppo.
Il mister mi sta dando molti consigli, dato che quello è un ruolo che ha interpretato per tutta la carriera, inoltre mi chiede di provare spesso la conclusione e dispiace che per ora ci sia andato soltanto vicino, ma spero che le reti possano arrivare presto.
L’anno scorso per me è stato un anno particolare, quest’anno sto trovando maggiore spazio e spero di poter far sempre meglio per il bene di questa squadra. Angelozzi? Lavoro ogni giorno per ripagare la fiducia che ha riposto in me ad inizio stagione.
Il nostro calendario non è sicuramente tra i più semplici, a Cremona affronteremo una squadra molto agguerrita che proverà a cogliere punti salvezza, ma noi dovremo mettere in campo maggior cattiveria rispetto alla sfida con il Venezia e raccogliere quanto perso tra le mura amiche.
Il nostro obiettivo è cercare di mantenere fino alla fine la posizione attuale, faremo del nostro meglio, ma questo è un campionato particolarmente equilibrato, in testa così come in coda, pertanto anche in questo finale non ci saranno gare scontate.
Entro nell’undicesimo anno di Spezia Calcio, sono arrivato qui da ragazzino, ho avuto la fortunata di vivere un esordio magico con la vittoria della Coppa Italia a Pisa e ho vissuto la crescita di questo Club, che ora si gioca giustamente le sue carte per arrivare in massima serie: sarebbe un traguardo a dir poco storico”