Il servizio è stato attivato dall’Ente alle 14 del primo ottobre, con l’intervento degli uffici tecnici e di altri settori, in particolare quello della viabilità
Il primo provvedimento attuato è stata la procedura di chiusura della Strada Provinciale 31 della Ripa che è stata messa in sicurezza dalla mezzanotte di giovedì per i vincoli derivati dall’allerta arancione per grandi bacini. Dalle 16 del 2 ottobre è stata poi attivata un’unità di presidio, coordinata con la sala operativa della Prefettura, in particolare con la presenza di due tecnici in servizio continuato per tutta la durata dell’allerta rossa. Durante tutta la fase di allerta è stata mantenuta in servizio anche una squadra pronto impiego, complessivamente composta da 11 manutentori della Provincia (con mezzi tecnici: minipala, camion, pala gommata), da 5 tecnici e da tre squadre fornite da ditte esterne.
Gli interventi che proseguiranno anche nella giornata di domenica, nelle ultime ore si sono concentrati sullo stasamento di una serie di tombinature, in particolare lungo la Strada Provinciale 57, da Varese Ligure alla località Secchi, e sulla Strada Provinciale 52, dalla località Tavarone alla località Borsa nel Comune di Maissana. Questo ha consentito la messa in sicurezza della carreggiata in entrambe le zone evitando chiusure al traffico. Vi è stata poi la delimitazione della carreggiata in località Secchi, sulla Strada Provinciale 57, questo a causa di un fenomeno di erosione del fiume Vara. I tecnici sono poi intervenuti per la messa in sicurezza di una frana in località Caranza, sulla Strada Provinciale 58, nel comune di Maissana. Simile intervento, ma in questo caso per la presenza di piante pericolanti, lungo la Strada Provinciale 29 a Montemarcello. Il taglio di piante pericolanti e gli interventi di rimozione di rami o altri materiali proseguirà per tutto il fine settimana lungo le strade provinciali interessate da simili necessità.
Nelle ultime ore lungo tutta la viabilità di responsabilità dell’Amministrazione Provinciale, circa 550 chilometri di strade, sono sati effettuati costanti interventi di rimozione piante, detriti, segnaletica divelta e pulizia delle tombinature, oltre al taglio piante negli spazi laterali alla carreggiata e alla messa in sicurezza di piccoli smottamenti. Le attività di primo intervento proseguiranno anche nelle prossime ore secondo necessità anche oltre i termini dello stato di allerta.
La Strada Provinciale 31, in località Ripa, resta chiusa sino al termine dello stato di allerta gialla, quindi seguirà un indispensabile intervento di verifica, con il sopralluogo da parte di geologo nell’intera intera area, per valutare se vi siano le condizioni di sicurezza che ne consentano la riapertura indicativamente prevista per la mattinata di domenica 4 ottobre.
Il Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, ha seguito costantemente l’evolversi dell’emergenza, in contatto diretto con il personale impegnato sul territorio e con la struttura della Sala Operativa. Tra le situazioni attenzionate c’è anche quella del ponte di Albiano, sul Magra, che pur essendo Toscana ha importanti ricadute nello spezzino.
“Il silenzio delle istituzioni toscane, del governo e del commissario Rossi, di fronte all’emergenza che si vive ogni volta che scatta un’allerta meteo sul Magra, fa ancora più impressione del rumore dell’acqua che scende tra i detriti di quel ponte ad Albiano _ commenta il Presidente Peracchini Non è Liguria, non è territorio spezzino, ma gli effetti che quella diga artificiale può avere saranno tutti a nostre spese. Del resto è chiaro che parliamo di un territorio contiguo al nostro, segnato da collegamenti sinergici, familiari ed economici, è un’unica terra dove i problemi degli uni sono i problemi degli altri. Anche per questo la condizione che si è creata con il crollo del ponte di Albiano è un problema nostro, se pur senza potere avere strumenti diretti di intervento e risoluzione. Da venerdì abbiamo monitorato anche quella situazione che ci preoccupa sotto molti aspetti. Attendiamo, dopo mesi in cui chi doveva non ha fatto nulla, un intervento urgente che a questo punto potrà essere solo di emergenza, per garantire la rimozione dei detriti. Ho già scritto al ministro delle infrastrutture, attendo una risposta, ma deve essere chiaro che questa situazione non è sostenibile ulteriormente e che la responsabilità di questa condizione deve essere attribuita a chi non è intervenuto quando, in estate, si poteva lavorare nel letto asciutto del fiume.
In queste ore l’Amministrazione Provinciale, collaborando direttamente con la Prefettura ed i Sindaci, ha garantito una serie di interventi di messa in sicurezza nell’intero territorio spezzino. Ringrazio tutto il personale che sta ancora lavorando e che lo farà anche nelle prossime ore. La nostra provincia è segnata da molte criticità, ma anche da una serie di interventi importanti che stiamo portando avanti e che avranno corso per tutto il 2021. Si tratta di realizzare opere ed infrastrutture, dal ponte di Ceparana al secondo lotto della Ripa, solo per citare le maggiori, attese da anni che garantiranno maggiore sicurezza e nuovi servizi”.