Rapporto sempre stretto tra lo Spezia Calcio e la Croce Rossa che con 4 ambulanze da soccorso, un centro mobile di rianimazione e 30 operatori CRI formati per la gestione delle emergenze presterà l’assistenza sanitaria allo stadio “Alberto Picco”, in occasione dei match in casa dello Spezia Calcio.
Anche durante questa stagione di Serie B, sarà infatti la Croce Rossa spezzina a occuparsi dell’incolumità di giocatori e spettatori durante le 19 partite di campionato che verranno disputate allo Stadio Picco, dal 31 agosto (primo match in casa con il Crotone) al 9 maggio 2020 (ultimo match in casa con l’Entella).
L’associazione, in più, sarà in campo anche per gli incontri delle squadre giovanili dello Spezia al centro sportivo “Ferdeghini”.
In totale, tra Serie B e campionati minori, saranno circa 100 le partite monitorate dalla Croce Rossa.
Un impegno notevole per gli operatori CRI, diventati ormai una presenza fissa durante i match dello Spezia che, in caso di necessità, sono pronti a soccorrere sia gli spettatori che i giocatori, se necessario trasportandoli in ambulanza in ospedale per le cure del caso.
Ad ogni appuntamento di campionato sono attive 6 squadre di soccorritori nei vari settori del “Picco”, più una a bordo campo in caso di infortunio dei giocatori e 2 coordinatori.
Un responsabile della Croce Rossa, inoltre, comunica via radio con tutti gli operatori del GOS, il Gruppo Operativo Sicurezza, in cui viene gestito l’intero sistema di videosorveglianza dello stadio.
“Si tratta di un servizio molto impegnativo, sia per il numero di operatori impiegati sia per l’organizzazione che precede ogni partita – commenta Luigi De Angelis, Presidente della Croce Rossa della Spezia – Senza contare, in parallelo, l’attività di emergenza in ambulanza, che garantiamo sul territorio anche in contemporanea ai match dello Spezia Calcio. Il mio ringraziamento va ai nostri volontari, che ogni giorno si contraddistinguono per dedizione, compostezza e professionalità. Anche in questa stagione Spezia Calcio e Croce Rossa saranno fianco a fianco per un calcio giocato in sicurezza, con la speranza che arrivino buoni risultati, sportivi e professionali, per entrambi”.