Lunga conferenza stampa per il Chief Football Officer dello Spezia Calcio, Eduardo Macia, che ha analizzato i primi mesi in riva al Golfo dei Poeti, dettando anche le linee guida per il futuro.
“Il calcio sta vivendo un cambiamento importante e bisogna capirlo: con l’inserimento delle cinque sostituzioni, i titolari sono diventati sedici ed è compito nostro quello di permettere al nostro allenatore di avere sempre la possibilità di sfruttare appieno la rosa fino all’ultimo minuto della partita.
La squadra ora ha un’identità ben chiara e da un mese e mezzo penso sia sotto gli occhi di tutti, ma sappiamo che è nostra responsabilità quella di migliorare in chiave realizzativa, sul piano dell’intensità mentale e nella consistenza, con i nostri calciatori che devono sempre avere un’umiltà ambiziosa e non quell’arroganza che non permette di lavorare al massimo come deve fare chiunque ha la possibilità di indossare questa maglia. Quando parlo dei gol, non parlo solo degli attaccanti, ma è tutta la squadra che deve lavorare affinchè la mole di gioco e le occasioni si tramutino in rete, pertanto sappiamo di dover alzare l’asticella sotto questo aspetto.
Il mercato in uscita? Valuteremo le situazioni di chi ha trovato meno spazio fino a questo momento, ma in generale deve essere chiaro un concetto: l’unica valorizzazione dei nostri calciatori la danno la Serie A e i risultati, non c’è altro modo. Noi dobbiamo fare risultati per crescere, rimanere in massima serie e solo dopo pensare di cedere, al momento giusto, i calciatori pronti per il salto a club importanti: è questo che aumenta il prestigio del Club ed è questo che permette di stabilizzarsi e avere un futuro roseo davanti.
E quello in entrata? Vogliamo calciatori nostri, i prestiti secchi onestamente non mi piacciono molto. Vogliamo calciatori che siano onorati di indossare la nostra maglia, non che pensino di farci un favore a giocare per noi e questo deve valere per tutte le persone del Club perchè è l’approccio mentale che fa la differenza.
La crescita passa per calciatori che danno tutto, dal 1′ al 90′, mettendo in campo spirito di appartenenza e per quello non guardo alla nazionalità, perchè noi siamo un club calcistico e non una nazionale, ma guardo piuttosto alla loro identità, alla voglia che hanno di indossare la maglia bianca e a quello che possono dare alla squadra fin dal primo istante.
Inoltre, in una squadra servono sia i calciatori bandiera, che sono quelli che si vedono all’esterno, sia i calciatori che portano la bandiera, che sono quelli che all’esterno non appaiono, ma che sono ben chiari a tutto il gruppo.
Mister Gotti? Il compagno di viaggio ideale per costruire il nostro percorso. E’ una persona stabile, mai umorale e nei momenti difficili, nei quali ha sentito la fiducia della Proprietà e del club, ha saputo allo stesso tempo trasferire la stessa serenità a tutti noi. Il suo lavoro ha un valore importante e si sta vedendo sul rettangolo verde, merito anche di un rapporto equilibrato e misurato con ciascuno dei propri calciatori.
Con la Proprietà c’è un rapporto diretto, così come con le persone del Gruppo, ma lo Spezia è una realtà autonoma, con una sua programmazione, con un suo percorso chiaro, dove vi sono persone motivate che possono portare avanti il progetto di una Proprietà di sostanza come la nostra.
Nzola? Sta dando veramente tanto alla causa, è un ragazzo molto generoso che sta lavorando molto bene fin dal primo giorno e apprezziamo anche il lavoro di mister Gotti nei suoi confronti. C’è la volontà di rinnovare, stiamo parlando e tutto andrà apposto, ma vogliamo anche che il ragazzo resti concentrato sul campo, quindi tranquillità.
Kiwior? Ha avuto una crescita incredibile ed è destinato a un passo importante nella sua carriera, ma dovrà avvenire nel momento giusto, ora non c’è fretta e questo vale anche per gli altri calciatori della rosa: ogni passaggio nel calcio ha il suo tempo e fino a quel momento bisogna pensare a lavorare per migliorarsi ancora, facendo in modo che quel “passaggio” sia definitivo e non momentaneo. In generale dobbiamo aiutare i nostri calciatori a migliorare il migliorabile, non quello che non è nelle loro corde e per ciascuno di loro dobbiamo trovare la soluzione migliore.
La lotta salvezza? Da gennaio prenderà il via un nuovo campionato e noi andremo in Spagna per prepararci al meglio, dato che dovremo farci trovare pronti fin dal primo incontro del 2023″.