Un operaio croato oggi è morto e un secondo operaio è in condizioni gravissime. Il tragico incidente sul lavoro è avvenuto nel pomeriggio alla Spezia. Dalle prime informazioni i due operai sono stati schiacciati da una pesante lastra metallica.
Lo hanno comunicato i carabinieri che sono intervenuti sul posto assieme agli ispettori dell’Asl5, ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118.
La disgrazia è avvenuta poco dopo le 16 ai cantieri del gruppo Antonini, in frazione Pertusola al Muggiano nello Spezzino. La Società si occupa tra l’altro della realizzazione di impianti offshore per gruppi petroliferi, tra cui anche Eni, di costruzione di navi e di imbarcazioni da diporto. Si tratta di una impresa attiva da oltre 40 anni impegnata in realizzazioni di alto livello tecnologico e che “da sempre è attenta alla qualità e alla sicurezza del lavoro”.
AGGIORNAMENTO.
I carabinieri hanno identificato l’operaio deceduto all’interno dei cantieri del gruppo Antonini. L’uomo è un cittadino croato di 56 anni e dai primi accertamenti degli inquirenti era stato assunto da una ditta in subappalto, che si occupa dell’ampliamento di una banchina al Muggiano della Spezia.
L’operaio morto si chiamava Dragan Zekic, era di origini croate e residente a Treviso. Il secondo operaio anche se dalle prime notizie si diceva in gravissime condizioni, possiamo affermare che la notizia è infondata. La lastra forse legata male potrebbe essersi sganciata dal braccio o dal gancio della gru. Oppure come dicono le ultime notizie, la cinghia che “imbragava” si sia tagliata e la lastra caduta sull’operaio.
Intanto stasera sono arrivate le prime reazioni e le espressioni di cordoglio. Tra le prime quella di Regione Liguria che “esprime cordoglio per la vittima dell’incidente sul lavoro avvenuto questo pomeriggio alla Spezia. Nell’attesa che le autorità concludano gli accertamenti sulle dinamiche dell’accaduto, la Giunta si stringe ai famigliari e colleghi dell’operaio deceduto. Il dramma delle morti bianche deve spingere tutte le istituzioni a collaborare per difendere il diritto a lavorare in piena sicurezza”. ABov