Le Aquile proseguono nella preparazione in vista della sfida di sabato alla capolista Empoli; prima della seduta di allenamento è il portierone aquilotto Nicolo’ Manfredini, autore di una prova maiuscola contro il Cittadella, ad incontrare gli organi di informazione nella sala polifunzionale dell’ Intels Training Center ‘B. Ferdeghini’: “La vittoria del “Tombolato” è importante perchè colta in trasferta sul campo di un’ottima squadra, compatta e con grande qualità, e noi siamo stati bravi ad affrontare il match con il piglio giusto, mettendo sul rettangolo verde la giusta dose di concretezza, portando anche dalla nostra parte un pizzico di fortuna, che ultimamente stava mancando.
Dobbiamo continuare così, questo è un organico forte e possiamo fare ancora tanto da qui alla fine della stagione, ma in primis l’obiettivo è raggiungere quota 50 punti, continuando a giocare con lo stesso spirito combattivo visto giovedì.
La parata più difficile? Credo quella arrivata dopo la ribattuta del palo, un intervento istintivo, assistito anche da un pizzico di buona sorte che non guasta mai.
Il gol di Gilardino? Un gesto tecnico incredibile, per fortuna indossa la maglia bianca.
L’Empoli? Preferiamo concentrarci su noi stessi e sui nostri obiettivi, pertanto faremo di tutto per trovare punti importanti anche contro la capolista, consci dell’ottimo momento che la formazione toscana sta vivendo; stiamo preparando molto bene l’incontro, sappiamo che si tratta di un avversario tosto, che arriverà al “Picco” dopo una lunga serie positiva, ma ripeto, la voglia di far risultato da parte nostra non manca mai ed anche sabato faremo il massimo.
Sembra banale dirlo, ma questo è un gruppo assolutamente unito, non c’è rivalità, ma sana competizione e grande amicizia, basi solide per un futuro roseo; qui mi trovo molto bene, non solo a livello di club, ma anche a livello di ambiente e di città.
Ho un contratto che scadrà nel 2019, sono arrivato in punta dei piedi e sono contento del riconoscimento da parte della Società e di tutto l’ambiente, non posso far altro che ringraziare e fare sempre del mio meglio per onorare la maglia bianca.
Il futuro? Amo questo lavoro e questo ambiente, ma allo stesso tempo per me è stato importante studiare e guadagnare una laurea, perchè la vita “sportiva” è relativamente breve ed è giusto preparare una strada per il prosieguo”.