Alla vigilia dell’ultima sfida del 2019, il tecnico aquilotto Vincenzo Italiano presenta così il match che vedrà i bianchi affrontare la Salernitana di mister Ventura : “La sfida con la Virtus Entella ci ha lasciato la consapevolezza di essere squadra, di aver cambiato l’atteggiamento rispetto all’inizio della stagione ed è questo che ci sta consentendo di portare a casa punti importanti; dobbiamo però evitare di restare sempre in inferiorità numerica, perchè se da un lato nelle difficoltà emerge lo spirito di sacrificio di questo gruppo, dall’altro ci precludiamo la possibilità di accelerare nel finale di gara.
La Salernitana ha passato un periodo difficile, ma ha saputo riprendersi nel miglior modo possibile, dimostrando di essere una squadra vera e nelle ultime uscite ha trovato la via del gol con facilità; alla guida dei campani c’è un tecnico importante che ha saputo trasmettere la propria esperienza al collettivo e dovremo assolutamente mettere in campo il giusto atteggiamento, altrimenti sapranno metterci in difficoltà.
Rispetto all’ultimo turno non ci sarà Erlic in seguito alla squalifica, però rientreranno Maggiore, Ragusa e Marchizza, senza contare altri ragazzi che sono cresciuti di condizione, ma indipendentemente da chi scenderà in campo, sarà fondamentale spingere forte fin da subito, perchè questa è l’ultima gara prima della sosta e chiudere con i tre punti il 2019 sarebbe determinante; davanti al nostro pubblico vogliamo chiudere nel migliore dei modi, ultimamente in casa ci siamo dimostrati una squadra tosta e domani dovremo continuare così.
Pochi gol nelle ultime uscite? Questa è una squadra giovane che può avere alti e bassi in tutti i reparti ed in qualsiasi momento, ma anche nell’ultima gara abbiamo avuto almeno tre palle per poter segnare, forse stiamo creando un po’ meno rispetto a qualche partita fa, ma le occasioni non mancano e mi auguro che domani si torni a gonfiare la porta avversaria.
Le palle inattive? In qualche caso siamo riusciti a sfruttarle, chiaro che se capitano numerose come accaduto a Chiavari, le palle inattive iniziano ad essere determinanti e serve maggior voglia e cattiveria per mandarle in fondo alla rete, oltre a maggior precisione da parte di chi mette al centro il cross”.