Leonardo Semplici nella giornata di ieri ha avuto modo di conoscere da vicino la squadra dello Spezia e condurre il primo allenamento sui terreni del “Comunale” di Follo.
La presentazione è stata introdotta come sempre dal Chief Football Officer Eduardo Macìa: “È un giorno per noi importante, che segna l’arrivo di un nuovo allenatore, una scelta come sempre condivisa, nata da una riflessione in profondità. Leonardo sarà il nostro allenatore fino al 30 di giugno, ma ci auguriamo che raggiungendo il nostro obiettivo si possa continuare il rapporto col mister anche per i prossimi due anni. A Semplici va il nostro più sentito in bocca al lupo di buon lavoro.
Semplici vanta un percorso da allenatore vero, nato nelle categorie inferiori, dove la sua competenza ha dimostrato di poter portare grandi risultati e emergere dal basso. Il suo è stato un percorso che ho avuto modo di conoscere da vicino quando lui sedeva sulla panchina della Primavera della Fiorentina, dove fece molto bene, riuscendo a valorizzare un gruppo di giocatori giovani che poi sono diventati colonne portanti della Nazionale Italiana, come Mancini, Chiesa, Bernardeschi. Parliamo di un allenatore che ha poi compiuto un vero miracolo sportivo, arrivando a Ferrara per salvare la squadra in Lega Pro e riuscendo invece ad approdare in Serie A con una serie di affermazioni consecutive, confermandosi nella categoria per anche le due stagioni successive. Pochi allenatori possono dire di avere compiuto un’impresa simile. Senza contare il grande risultato ottenuto a Cagliari, dove è riuscito a salvare una squadre forte, ma che non aveva trovato la sua strada, dando loro un’identità precisa”.
La parola è poi passata al protagonista, mister Leonardo Semplici: “Sono felicissimo di essere approdato in una piazza così importante, ringrazio la società e i direttori per aver creduto in me. Sono appena arrivato, ma ho trovato un gruppo di ragazzi molto coeso, unito e questo è l’aspetto più importante. Conosco la piazza, per averci giocato contro, così come la tifoseria che è un aspetto determinante per i risultati che ha avuto questa società, quindi sono convinto che attraverso le prestazioni daremo quelle soddisfazioni che i ragazzi e i tifosi meritano e con il loro aiuto riuscire a raggiungere la salvezza.
Conoscendo dall’esterno la squadra, avevo intravisto qualità importanti e credo che si debba ripartire da quello. Ieri ho trovato grande disponibilità dal gruppo, grande desiderio di tornare ad essere quella squadra che in passato ha compiuto grandi cose. L’approccio è stato molto positivo, con il lavoro credo di poter dare un indirizzo alla squadra, sotto tutti i punti di vista. Con le qualità di questa rosa, si dovrà andare a migliorare i numeri dell’ultimo periodo. Voglio che i ragazzi esprimano la propria identità, la propria professionalità e la propria determinazione nel raggiungimento dell’obiettivo. Starà a me il compito di riuscire a trasferirgli questa grande fiducia che io ho in loro, per riuscire ad andare a combattere su tutti campi della Serie A.
Agli allenatori troppo spesso mettono le etichette sui loro moduli di riferimento, in venti anni di carriera ho quasi sempre giocato a quattro in difesa, adattandomi però ogni volta alla fisionomia delle squadre che andavo ad incontrare. A Ferrara avevo un giocatore come Lazzari che mi ha permesso di sviluppare una certa identità di gioco, tutto questo per dire che non sono legato particolarmente ad un preciso modulo tattico, voglio tuttavia cercare di adattarmi alle caratteristiche della mia squadra.
Possibile coesistenza Shomurodov-Nzola? “Shomurodov e Nzola sono due attaccanti di grande valore, chiaro che si dovrà trovare l’equilibrio giusto per far sì che loro possano dare quell’apporto che tutti si aspettano. Vedremo se farli giocare insieme, in questi giorni cercherò di inquadrarli meglio e capire effettivamente quelle che sono le capacità di tutti, per trovare la via giusta da qui alla fine”.
Ampadu da difensore centrale o da regista? “Personalmente attualmente lo vedo meglio da difensore, è un giocatore molto duttile, capace di svolgere al meglio entrambi i ruoli, ma posso dire che dipenderà in primis dalle esigenze del momento e della squadra.
Per raggiungere la salvezza non credo ci sia una formula precisa, dovremo essere bravi a rubare punti a tutti, alle grandi così come negli scontri diretti. Penso che questa squadra abbia tutte le carte in regola per andare su tutti i campi a fare la gara da protagonisti. Voglio sempre giocare la partita, voglio che i miei ragazzi riescano ad esprimere la propria personalità, che siano sempre propositivi e diano tutto per questa maglia.
Cercherò di lavorare molto sul piano psicologico, per creare un bel clima, per riuscire a lavorare bene al fianco della squadra e far sì che questi ragazzi riescano alla domenica di indirizzare il risultato a nostro favore. Ci saranno difficoltà, ma dobbiamo assolutamente credere nel raggiungimento dell’obiettivo.
Conosco la vicinanza e l’attaccamento che questa tifoseria ha verso la squadra, l’unica cosa che chiedo loro è di rimanere vicini ai ragazzi, così come sempre hanno fatto, perché soltanto attraverso la coesione di squadra e tifosi potremo arrivare tutti insieme al traguardo. Sono convinto che i ragazzi della Curva e non solo staranno vicini alla squadra, il nostro compito sarà quello di sputare sangue fino al termine della stagione e renderli sempre orgogliosi di noi. Sicuramente per noi sarà altrettanto importante poter svolgere alcune sedute a porte aperte: è un aspetto a cui tengo molto.
L’Udinese è una società che lavora bene da tanto tempo, quest’anno hanno avuto una partenza straordinaria, anche oltre alle loro aspettative. Hanno valori forti, con caratteristiche precise, molto forte fisicamente e anche anche ottime qualità. Sarà una partita difficile, ma siamo consapevoli della nostre qualità. Andremo a Udine per mettere in campo le nostre qualità e strappare un risultato positivo. Mancano 15 turni alla fine e dobbiamo fin da subito iniziare a mettere mattoncini in più in classifica.
Infine, in chiusura di conferenza, la parola è passata al Direttore Sportivo Stefano Melissano, che ha espresso l’intenzione della società di avvicinare ulteriormente i tifosi alla squadra: “È una cosa che abbiamo preso in esame da un po’ di tempo con il Direttore Macìa, volevamo aprire, compatibilmente con le disponibilità dei campi, un allenamento settimanale alla tifoseria; è una cosa per noi molto importante, che però va condivisa con l’allenatore. Quando abbiamo incontrato Leonardo è uno degli aspetti su cui ci siamo soffermati, perché sappiamo il valore di questa tifoseria, di come riesca ad accompagnare i giocatori nei momenti di difficoltà, e anche da parte del mister abbiamo trovato massima disponibilità “.