Alla vigilia della trasferta di Verona, il tecnico aquilotto Luca Gotti ha parlato così ai microfoni del pre-gara dello Spezia.
La partita contro l’Udinese mi ha lasciato un po’ di amarezza, perché volevamo arrivare alla sosta con una classifica migliore. Però mi ha lasciato anche tanti aspetti positivi, soprattutto sul piano del gioco, che voglio che la squadra riproponga nell’impegno di domani.
Le chiamate mondiali non hanno distratto dal campo i nostri tre giocatori, che mi danno quotidianamente ottime risposte. Mi spiace che Reca non sarà della competizione, è una persona molto generosa, che si sacrifica tanto per la squadra. Il fatto che non andrà al mondiale gli permetterà di fare un percorso di terapie completo, che lo potrà fare tornare ad essere il vero Reca.
Dragowski lo valutiamo oggi, il ragazzo si sente meglio, ma la rifinitura ci darà quelle informazioni necessarie per capire la dinamica. Gyasi è già qualche giorno che si allena con la squadra, mentre Verde sta crescendo di condizione e anche lui potrà essere della partita.
Può esserci la possibilità di schierare Caldara dal primo minuto, anche considerando la partita nella sua interezza; valuterò in queste ore.
Ampadu si sta dimostrando sempre più importante per questa squadra, cercheremo di sfruttare tutte le sue qualità a pieno, sia quelle tecniche che quelle caratteriali.
Credo sia il momento peggiore per affrontare il Verona, è una squadra che come lo Spezia avrebbe meritato una classifica diversa, più bella rispetto a quella attuale. É una squadra molto viva, come del resto lo siamo noi, quindi la partita di domani sarà da giocare con la massima attenzione.
Ad inizio anno gli arbitri ci avevano detto che si sarebbe andati nella direzione del calcio e che episodi di tocchi di mano in area involontari, con la palla che non è diretta verso la porta, non sarebbero stati sanzionati. Contro la Cremonese un evidente braccio largo in area di un calciatore avversario intorno al 15′ del primo tempo non venne fischiato, analogo a quello accaduto al Verona contro la Juve. Di certo, anche attenendomi alla spiegazione data a inizio stagione, reputo molto più penalizzante la spinta di Pereyra su Caldara di qualche giorno fa, dove chiaramente il calciatore dell’Udinese manda fuori tempo il nostro giocatore spingendolo da dietro, ma dobbiamo concentrarci in primis su quanto possiamo fare noi in campo e cercare di affrontare la partita con il giusto piglio fin dalle prime battute”.