La polizia ha arrestato un 47enne italiano nella flagranza dei reati di minacce e atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.
L’arresto giunge al termine di una serrata attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Genova a seguito di due denunce sporte dalla vittima, a pochi giorni l’una dall’altra, nel mese di settembre.
La donna ha raccontato di aver avuto una relazione con l’uomo e di aver mantenuto con lo stesso, dopo essersi lasciati, un rapporto per un primo periodo “civile”.
Tuttavia, a partire dal 2017, sono nati i primi dissapori a causa di divergenze d’opinione sull’educazione del figlio, nato dalla relazione tra i due.
Sono iniziate così le prime condotte aggressive, prima urla ed insulti nei confronti della donna, poi, con il passare dei mesi, vere e proprie minacce di ripercussioni fisiche.
Due gli episodi più gravi, avvenuti a settembre di quest’anno a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.
Il primo, un’aggressione subita dalla donna ad inizio mese quando, raggiunta dall’uomo in spiaggia, era stata da quest’ultimo insultata, minacciata e colpita con dei pugni. Non pago, l’uomo le aveva sottratto le chiavi di casa e scaraventato a terra il telefono cellulare.
Nei giorni successivi, aveva continuato a perseguitare con continue telefonate e messaggi la donna fino al secondo episodio, quando si era presentato sotto casa dell’ex tentando di entrare in modo violento.
Dopo ciascun episodio, la vittima venne costretta a rifugiarsi per qualche giorno da parenti fuori Genova, temendo per l’incolumità propria e del figlio.
L’attività investigativa, condotta anche grazie ad attività tecnica e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito ai poliziotti di documentare la volontà dell’uomo di recarsi nuovamente dalla donna con la ferma volontà di usare violenza nei suoi confronti.
Per tale motivo, gli agenti hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo che ha consentito di intercettarlo al suo arrivo presso l’abitazione della donna, dove è stato bloccato mentre, in stato di agitazione, suonava insistentemente per farsi aprire.
Arrestato in flagranza per minacce ed atti persecutori l’uomo, con numerosi precedenti di polizia anche specifici, è stato associato alla casa circondariale di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.