Siamo al Kustendorf, il villaggio fatato costruito completamente in legno ideato dal regista Emir Kusturica ormai tredici anni fa. In effetti questa è la 13° edizione del Festival ed è necessario rimarcare che, appena mettiamo piede in queste meravigliose terre dell’Europa d’Oriente ed in particolare accediamo a questo coltissimo Festival, la nostra mente abbandona le inutili fatiche dettate dal consumismo. La realtà del Kustendorf è accogliente, densa d’umanità e particolarmente mistica.
La cappella dedicata a San Sava domina quieta il villaggio ed inoltre qui siamo ancora in pieno clima natalizio. Oggi, secondo il calendario giuliano in uso dalla Chiesa Ortodossa, è l’ultimo dell’anno.
In effetti alle ore 19 si tiene la cerimonia d’apertura alla presenza del “Professore” Emir, a seguire la proiezione del film “Invisible Life”del regista Karim Ainouz, nativo di Fortaleza che rientra nella sezione del festival dedicata alle tendenze contemporanee.
A seguire si tiene per l’appunto una caratteristica cerimonia ortodossa per salutare il vecchio anno ed offrire il benvenuto al nuovo, con l’accensione di un fuoco di fronte alla Cappella che ci concederà l’occasione di una riflessione spirituale di cui abbiamo davvero bisogno. La serata proseguirà con l’esibizione di una famosissima rockband russa, “The Haters”, particolarmente attesa qui.
Intanto ci godiamo la pace offerta dal paesaggio innevato, sorseggiando rakija, la tipica grappa serba. Ci capita di incontrare i membri de la No Smocking Orchestra, band che in parte sponsorizza il festival, con un pensiero di profondo rimpianto per Ivica Maksimovic, virtuoso chitarrista del gruppo che recentemente, a seguito di una dura malattia, ci ha lasciati. Riflettiamo su come si avverta la sua assenza e come una lacrima di nostalgia sia in offerta alla sua persona.
Ricordiamo inoltre che il festival di Kustendorf è organizzato da Rasta International con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, la città di Mecavnik e la No Smocking Orchestra.
In attesa dell’apertura ufficiale ci godiamo l’atmosfera fiabesca che ci entra nei polmoni.
Romina De Simone