Coldiretti: meccanismi burocratici che favoriscono import di pesce straniero senza garanzie di tracciabilità
Stop alla pasca al Gambero, a rischio la pesca del gambero di profondità. E’ quanto prevede il provvedimento preannunciato dal ministero delle Politiche Alimentari, che riguarda tutto il Tirreno fino al 31 dicembre 2021, sulla base di un regolamento dell’Unione europea.
“Inaccettabile la chiusura delle attività di pesca del gambero di profondità, come il gambero rosso – afferma Daniela Borriello, Responsabile Coldiretti Impresa Pesca Liguria -.
Dopo lo stop alle imbarcazioni superiori ai 24 metri, in base al Regolamento Ue 2021/90 che stabilisce le possibilità di pesca per alcuni stock ittici applicabili nel Mar Mediterraneo, il divieto per quelle inferiori, per tutta la parte costiera occidentale, parrebbe ormai un dato di fatto, come preannunciato dal Mipaaf, poiché si è già raggiunta la soglia dell’80%, secondo i dati del ministero.
Il gambero rosso e quello viola sono eccellenze liguri fin dalla prima metà del Novecento, le più grandi marinerie si trovano a Santa Margherita e a Sanremo e molte di queste barche sono specifiche solo per questa tipologia di pesca, quindi, dalla chiusura al 31/12, chi sfama le loro famiglie?
Stiamo parlando di oltre 200 famiglie messe in crisi e senza nessun tipo di garanzia. I pescatori liguri sono in rivolta: bisogna adottare ogni iniziativa per evitare questa chiusura, che sarebbe devastante per tante aziende ittiche della Liguria, e rivedere in ogni caso il calcolo delle giornate di pesca”.
“Si tratta, oltretutto, di imprese che hanno già dovuto far fronte alla crisi generata dalla pandemia – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – e una decisione come questa, oltre ad aggravare la situazione, sosterrebbe ulteriormente le importazioni dall’estero di prodotti che, invece, sono tra i nostri fiori all’occhiello.
Nel caso specifico, si darebbe il via all’arrivo dei gamberi dall’Argentina di cui non è nota la tracciabilità e non possiamo garantire al consumatore la freschezza e salubrità.
Il blocco fino a dicembre rischierebbe di far scomparire dalle nostre tavole le eccellenze liguri per cui è necessario intervenire per fermare un sistema burocratico assurdo che non tiene conto effettivamente di calcoli realistici.
Inoltre, ricordiamo il ruolo dei nostri pescatori che svolgono anche una nobile funzione di “spazzini del mare”, eliminando rifiuti che troppo spesso incautamente vengono abbandonati, il tutto a tutela dell’ambiente marino”.