“Non sono una persona a cui piacere dividere o ferire, ed il fatto che molti in questo momento si sentano in qualche modo discriminati dall’amministrazione di cui faccio parte, mi dispiace molto. Non starò qui a spiegare che a mio avviso le diversità siano quanto di più bello esista e che accostare il mio nome alla parola omofobia, sarebbe come definire Aldo Moro brigatista”.
Lo ha dichiarato oggi la presidente della Commissione consiliare Pari opportunità del Comune di Genova, Francesca Corso, a seguito delle polemiche sollevate dalla sinistra contro il sindaco Marco Bucci che ha deciso di negare il patrocinio di Tursi al Liguria Pride 2018.
“Ma qui, signori – ha aggiunto Corso – si tratta di altro. IL GAY PRIDE SI FARÀ. Semplicemente il Comune di Genova ha ritenuto che tale manifestazione non sia di interesse pubblico, che non coinvolga tutta la cittadinanza, al punto da volerle concedere il patrocinio, che comunque non vincola in alcun modo lo svolgimento della stessa.
Cerchiamo di concentrarci su cose serie, rilevanti.
Immagino che molti dei partecipanti siano persone che pagano un sacco di tasse, con contratti precari o magari disoccupate.
A questo deve provvedere la politica, questo è ciò che deve unire.
Il resto sono pretesti per attaccare ingiustamente, a mio modesto parere”.