“Devo dire che non abbiamo mai segnalato problematiche relative al nostro servizio e a noi non risulta che siano state multate persone che erano in fila alla mensa, ma è probabile che si tratti di qualcuno che si trovava poco distante, forse capannelli di probabili spacciatori, che come giustificazione ha dato quella di essere in coda per la mensa”.
Lo ha riferito ieri al quotidiano la Repubblica-Genova Daniele Marzano, uno dei responsabili della mensa gestita dall’associazione VeriAmici onlus in via Prè, dove l’altro giorno sono intervenuti gli agenti della Polizia locale per far rispettare le norme anti Covid e hanno sanzionato alcuni stranieri.
Via Pré, assembramento e senza mascherine: sanzioni. Senegalese denunciato per falso
“Noi – ha aggiunto – non abbiamo mai avuto problemi del genere e devo dire che abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione con la Polizia locale. I distanziatori a terra sono stati una nostra iniziativa e inoltre noi distribuiamo la mascherina a tutti coloro che non la portano contribuendo così al contenimento del contagio”.
Un iniziale errore di comunicazione da parte dei responsabili del Comando della Polizia locale di Genova, dunque, che ha fatto scattare le reazioni dei buonisti e provocato polemiche in città.
Al punto che anche l’assessore comunale alla Sicurezza, il leghista Giorgio Viale, è stato costretto a intervenire ufficialmente per fare chiarezza sui fatti: “Le persone che sono state sanzionate erano plurisegnalate ed erano lì con l’evidente intento di creare disturbo”.
Sanzioni anti assembramento in via Prè, Viale difende i cantuné dagli attacchi dei buonisti