Un 15enne spezzino è stato soccorso dai sanitari del 118 perché è andato in coma etilico per avere bevuto vodka che aveva acquistato in un minimarket etnico insieme a dei coetanei.
L’episodio è accaduto il 29 luglio alla Spezia e dopo alcuni giorni di indagine gli agenti della Polizia locale hanno ricostruito i fatti sanzionando il 30enne straniero titolare del minimarket in zona ospedale perché, nonostante il divieto, aveva venduto l’alcol ai minorenni.
Il 15enne, dopo la segnalazione di alcuni passanti, era stato trovato dai socorritori su una panchina di piazza Verdi in coma etilico, attorniato da coetanei.
Da una prima ricostruzione, è emerso che il gruppetto di adolescenti era andato al minimarket e che lo straniero aveva venduto loro la vodka senza nemmeno chiedere i documenti, nonostante la palese minore età.
I giovani poi l’avevano bevuta a casa di uno di loro all’insaputa dei genitori. Erano poi usciti e durante la passeggiata il 15enne si è sentito male.
Mentre la norma prevede che la somministrazione da parte di un pubblico esercizio di alcol a minori di anni 16 costituisce reato, la vendita di alcol da parte di esercizio di vicinato, come in questo caso, è solamente sanzionata con una multa di 1.000 euro. Un’incongruenza da risolvere.
Il verbale è stato trasmesso dalla Polizia locale sia alla Prefettura della Spezia sia al competente Sportello unico Attività produttive del Comune affinché adotti il provvedimento di sospensione della licenza dell’attività.