Gianni Plinio, ex Presidente del consiglio regionale della Liguria, oggi è intervenuti in merito alla prevista presentazione, il 28 0ttobre a Savona, del libro intitolato “La morte, la fanciulla e l’orco rosso” curato da Nicoletta Bourbaki.
“E’ davvero vergognoso – ha spiegato Plinio – il negazionismo partigiano che offende la memoria di una ragazzina tredicenne assassinata nel 1945.
Che sia stata anche stuprata (come sembra e come mette però in dubbio il libro) o meno dai suoi carnefici nulla toglie alla brutale efferatezza del crimine.
Il sacrificio di Giuseppina Ghersi è ricordato anche nel libro ‘Il sangue dei vinti’ del giornalista Giampaolo Pansa che racconta come Giuseppina fu prelevata da casa, picchiata a sangue, seviziata e freddata con un colpo alla nuca davanti al cimitero di Zinola.
Chi ne vide il cadavere lo trovò in condizioni pietose.
Si dice che l’unica colpa di Giuseppina fosse un encomio ricevuto dalla Segreteria di Benito Mussolini per un suo tema.
A questo punto per dirla con Virgilio parce sepultis! So, comunque, che sarebbero tantissimi i savonesi cui farebbe piacere se il Comune di Savona intitolasse una via a Giuseppina Ghersi, vittima innocente della guerra civile”.