“Stupisce come Laura Boldrini canti pubblicamente vittoria per il rinvio a giudizio che il Tribunale di Savona ha disposto in forza di un mio post su Facebook in aspra polemica per la campagna politica diretta a far passare il principio dell’accoglienza indiscriminata, spesso causa o quanto meno concausa di gravi reati perpetrati da stranieri sul territorio italiano”.
Lo ha dichiarato stasera il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli (Lega) a seguito dell’intervento di oggi dell’onorevole Laura Boldrini (Liberi e Uguali) che ha commentato su Facebook il suo rinvio a giudizio per diffamazione per il caso degli strupratori africani di Rimini e la successiva aspra polemica scatenata all’inizio del settembre scorso con un post pubblicato dal leghista sul social network.
“Suggerivo sarcasticamente – ha spiegato Camiciottoli – di mandare alcuni delinquenti ai domiciliari a casa sua, affermando altresì che ciò potrebbe averla fatta felice. È lapalissiano che tale frase, certamente aspra, non abbia alcun carattere diffamatorio, ma sia solamente una forte provocazione volta a sottolineare l’assoluta assurdità delle tesi portate avanti da anni da Laura Boldrini, a danno dei cittadini italiani. Durante il processo mi difenderò con le unghie e con i denti chiarendo le più che fondate ragioni che mi hanno portato ad una così dura presa di posizione ai danni dell’allora ‘Presidenta’ Boldrini”.
“Il Sindaco della Lega Matteo Camiciottoli rinviato a giudizio per diffamazione nei miei confronti – aveva commentato oggi Boldrini su Facebook – e per altri, arrivano le condanne. Non cediamo alla violenza di chi si nasconde dietro una tastiera. Come vedete, denunciare chi minaccia e diffama, alla fine paga”.