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Stupro dopo la discoteca, 17enne albanese lasciato fuori. Il giudice: a casa dei parenti

Pena ridotta a 24 anni in appello per l’uxoricida Sebastiano Cannella
Tribunale di Genova (foto di repertorio)

I giudici del Tribunale del Riesame di Genova ieri hanno confermato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ma hanno disposto soltanto la “permanenza in casa da un parente”, invece dell’invio in una comunità, per il 17enne albanese, abitante a Imperia, arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 18enne.

La vicenda risale alla seconda metà di agosto, dopo una serata in discoteca.

La 18enne, che ha denunciato la violenza sessuale alla Polizia, secondo quanto ricostruito è ricorsa alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale di Imperia, dove sono emersi segni compatibili con il presunto stupro.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il minorenne straniero avrebbe avvicinato la giovane nei pressi di una discoteca di Imperia e, contro la sua volontà, l’avrebbe poi condotta in auto, dove si sarebbe consumata la violenza sessuale.

Il giovane si è difeso dicendo che il rapporto sessuale era stato consenziente.