Non ci sono dubbi che quando uno spettacolo si svolge in un posto incantevole ed è di ottima qualità il successo non può che essere assicurato. E così è stato ieri sera per la prima di Madama Butterfly in programma all’Arena del Mare di Genova per la stagione estiva del Teatro Carlo Felice di Genova.
La serata era splendida, tempo bello, caldo giusto, con a tratti una piccola brezza che lambiva leggermente i capelli ed il Kimono della bellissima Cho Cho San contribuendo senza volere alla resa di una regia tanto semplice quanto efficace. Arena piena con un sold out annunciato che rende felice il teatro genovese e chi lo ama e di lui vuole il meglio per una città che sogna un rilancio soprattutto attraverso la cultura di cui è sempre stata portavoce.
Beh, ieri sera si è vistato davvero il meglio con un ensemble di cose belle e di pregio come il giovanissimo cast del capolavoro pucciniano, l’ottima direzione del maestro Alvise Casellati e, appunto, la garbata regia di Vivien Hewitt nonchè la scenografia aggiunta, davvero unica, del porto illuminato dietro e a lato del palco! Spettacolo naturale che ha affascinato anche i cantanti emozionatissimi al pensiero di esibirsi in un contesto così fantastico. “Anche solo passeggiando dal porto si ha l’impressione di essere catapultati in un mondo che molti non conoscono”, aveva detto prima della prova generale Federica Vitali, al debutto nel ruolo della protagonista.
Ed è proprio a lei che va fatto un plauso per un’interpretazione perfetta vocalmente, ma anche meravigliosamente espressiva. La sua recitazione quasi infantile di giovane innamorata è assolutamente quella richiesta dal ruolo pensato da Puccini. In fondo, la triste storia, la vuole appena poco più di una bambina quando viene scelta da Pinkerton come moglie a tempo determinato.
Non meno brava Marina Ogii nei panni della fedele ancella Suzuki, eccellente l’intepretazione di Gianni Mongiardino in quella del tenente della flotta americana, come anche quella di Stefano Antonucci nel buon Sharpless, console degli Stati Uniti a Nagasaki, e bravi anche Alessandro Fantoni, l’intrigante Goro, Giuseppe De Luca nel duplice ruolo del Principe Yamadori ed il Commissario Imperiale, Manrico Signorini lo zio Bonzo e Roberto Conti l’Ufficiale del Registro. Per altro una prova non facile per i cantanti abituati all’acustica del teatro che per l’occasione sono microfonati.
Insomma, una sfida assolutamente riuscita quella del sovrintendente Maurizio Roi e del direttore artistico Giuseppe Acquaviva con la grande novità di portare l’Opera all’aperto che si è aperta appunto ieri sera con “Madama Butterfly” (ancora in scena sabato 28) e che stasera prosegue con un altra grande opera, Il barbiere di Siviglia di Rossini che, siamo certi ,avrà il medesimo fortunato risultato.
Francesca Camponero