Un evento straordinario la mostra dedicata a Claude Monet, inaugurata il 30 aprile, che chiuderà, con una proroga, dopo un grande successo di pubblico.
La mostra, in collaborazione con il Musèe Marmottan Monet di Parigi e allestita grazie alla disponibilità di S.A.S. Alberto II di Monaco, è promossa dai Comuni di Bordighera e Dolceacqua con il sostegno della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, della Compagnia di San Paolo e di Permare S.r.l.
Il curatore della mostra è Aldo Jean Herlaut e l’allestimento è a cura dell’Istituzione Mu.MA – Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova ed ha visto il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Due gli allestimenti, uno a Bordighera presso Villa Regina Margherita e l’altro a Dolceacqua all’interno del Castello Doria: tre tele di straordinario valore ed un percorso multimediale ci raccontano il soggiorno dell’artista in Riviera a fine ‘800.
In una lettera del 17 gennaio 1884, in procinto di partire per la riviera ligure, all’età di 44 anni Monet scriveva: “…parto pieno di ardore, ho l’impressione che farò cose meravigliose…”. Entusiasmo che si tradurrà, nel periodo passato in Riviera dalla metà di gennaio all’inizio di aprile del 1884, in una quarantina di opere realizzate in poco più di due mesi.
Il periodo invernale quando vi giunge è quello delle famiglie aristocratiche europee che raggiungono la Riviera per svernare, dove l’inverno non è mai sgradevole e ostile.
Anche la Regina Margherita di Savoia, dal 1879 raggiunge ogni anno Bordighera e soggiorna in quella che diventerà la sua dimora: villa Etelinda.
E’ così che la Liguria dell’Ottocento, da periferia e regione povera, si trasforma in luogo privilegiato dell’elite europea, diventando a pieno titolo protagonista del turismo e della cultura internazionale con le sue ville, i suoi giardini e gli alberghi di lusso.
E’ in questo clima vivace che Monet giunge per la prima volta in Riviera nel dicembre 1883 in compagnia dell’amico Pierre Auguste Renoir.
Decide di tornarvi da solo nel gennaio del 1884 con l’idea di restarvi due o tre settimane al massimo, ma il suo soggiorno durerà circa tre mesi.
Si immerge completamente in una natura meravigliosa con una luce tutta particolare, la luce mediterranea, che perennemente trasforma quello che gli si spalanca davanti.
La natura della Riviera si scontra con la sua tela da subito; la sfida si trasforma per l’artista in conquista e la conquista in meraviglia.
La sua capacità di rendere immediatamente ciò che ha di fronte attraverso la costruzione meditata e minuziosa degli innumerevoli strati di colore sulla tela si traduce in spontaneità e immediatezza.
Da Bordighera Monet esplora le valli vicine, scopre la natura lussureggiante del Giardino di Francesco Moreno e della Valle de Sasso, paradisi naturalistici dove l’artista non cerca il pittoresco e non contempla l’elemento umano, ma si concentra sulla natura e il suo divenire nella mutevolezza della luce e delle condizioni atmosferiche.
Video della mostra
Raggiunge Dolceacqua che definisce “paese fiabesco” dove “non si sentiva il vento grazie al riparo delle montagne”. Ne rimane affascinato; impressionato dall’imponenza austera del Castello Doria, fortificazione del XV secolo, e dalla leggerezza aerea del ponte romano.
E’ il “plein air” del Maestro. Lui compie l’atto nella sua interezza; la natura diventa il suo atelier. E’ un’essenza totalizzante la sua.
Monet dipinge immerso nella natura e l’atelier diventa la luce, la brezza del vento, il fiume, il mare, le palme, gli ulivi, gli agrumi, i prati, le colline, i fiori.
A Bordighera e a Dolceacqua tutto ciò colpisce non solo i suoi occhi ma anche il suo corpo e i suoi sensi; la natura la vede e la sente su di sé.
Ed è proprio questo che lo spettatore si ritrova ad ammirare davanti alle tre opere esposte; una natura che rapisce i sensi dove il punto di vista cambia continuamente e lascia chi la osserva in uno stato di dolce abbandono.
Tre capolavori si presentano agli occhi dei visitatori delle due mostre: “Vallée de Sasso. Effet de soleil” a Villa Regina Margherita di Bordighera, un gioiello neoclassico del 1914 aperto al pubblico per questa occasione, “Le Chateau de Dolceacqua” in prestito dal Musée Marmottan Monet e “Monte Carlo vu de Roquebrune” proveniente dalla Collezione Privata di S.A.S. il principe Alberto II di Monaco, entrambi al Castello Doria di Dolceacqua.
In entrambi gli allestimenti si può ammirare un suggestivo percorso multimediale che racconta Monet e il suo soggiorno in Riviera; il tutto impreziosito da immagini fotografiche del tempo che raccontano quegli stessi luoghi ritratti dall’artista e trasportano lo spettatore in quelle magiche atmosfere di fine ‘800.
A Villa Regina Margherita presenti i dipinti della Collezione Civica di Bordighera di fine ‘800 e primi ‘900; si tratta di suggestive vedute dell’epoca dipinte da Pompeo Mariani, Ferdinando Piana, Hermann Nestel e altri artisti.
Infine si possono ammirare alcuni abiti dell’epoca provenienti dal Museo privato Daphné della Moda e del Profumo di Sanremo, a testimonianza dell’importanza della moda come preziosa fonte di ispirazione per gli artisti del periodo. Aristocrazia femminile molto presente in Riviera in quegli anni e lo spettatore ne può cogliere alcuni tratti attraverso questi capolavori di tessuto e di maestria artigianale che si fanno portavoce di stile ed eleganza.
Dolceacqua e Bordighera diventano, attraverso Monet, luoghi del “meraviglioso”. E questa mostra ce ne restituisce la piena testimonianza.
Oggi a tre mesi di apertura con oltre 30.000 visitatori la mostra “Claude Monet, ritorno in Riviera” a Bordighera e Dolceacqua ha registrato un risultato ben oltre ogni aspettativa. Realizzare la mostra è stata una sfida, che è stata vinta con successo a tal punto che è stata prevista una proroga per la sede di Dolceacqua, dove sono ospitati due meravigliosi dipinti realizzati da Monet nel suo viaggio in Riviera del 1884: la mostra rimarrà visitabile fino a domenica 18 agosto. Sabrina Malatesta
Sedi della mostra: Villa Regina Margherita – Bordighera, via Romana 34 e Castello Doria – Dolceacqua, via Castello
Orari di apertura: fino al 31 luglio: tutti i giorni dalle h. 10,30 alle h. 19,30. La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Biglietteria: Il biglietto consente la visita ad entrambe le sedi
Biglietto intero: 9 euro. Biglietto ridotto: 7 euro. Gratuito: ragazzi fino a 14 anni
Monet Card: 9 euro (Riservata ai residenti dei comuni di Bordighera e Dolceacqua)
Info e prenotazioni: monet@sistemamuseo.it
www.monetinriviera.it