“La nostra proposta di legge regionale su ‘Misure di sostegno della Regione Liguria alla circolazione dei crediti fiscali Superbonus 110%’ è pronta per la seduta votante di febbraio. La politica sarà finalmente capace di dare una risposta a cittadini e imprese che da mesi chiedono una soluzione?
Nel mentre, scopriamo che il testo che approderà in aula consiliare ha un inatteso alleato. La strada tracciata dal M5S in Regione Liguria ricalca infatti quanto annunciato dalla destra che governa il Friuli Venezia Giulia, ora al lavoro per definire un accordo quadro con un istituto bancario.
Il quale testualmente ‘si rende disponibile, in presenza dei requisiti di legge, ad acquistare, nei limiti del massimale indicato in ciascun contratto che sarà sottoscritto, crediti fiscali già nella disponibilità di imprese e derivanti da opere da essi eseguite su unità immobiliari di proprietà di terzi mediante il cosiddetto sconto in fattura, situate nel territorio della Regione’.
Un risultato, questo, cui si è arrivati grazie anche al lavoro svolto dal nostro gruppo regionale in Friuli, portato avanti dalla consigliera M5S Rosaria Capozzi”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, proponente della Pdl 148, licenziata il 6 novembre 2023 dalla I e III Commissione in seduta congiunta.
“Nella nostra Pdl, agli articoli 6 e 7 – ha aggiunto Tosi – chiediamo nello specifico che la Regione Liguria stipuli un protocollo d’intesa con le associazioni territoriali rappresentative delle imprese, dei confidi e la commissione regionale ABI, con cui rilanciare la collaborazione tra banche, confidi e imprese sui territori, al fine di migliorare le condizioni di circolarità dei crediti e sopperire alle esigenze di finanziamento delle micro, piccole e medie imprese.
Chiediamo anche che sia istituito un Tavolo permanente di consultazione al fine di monitorare la gestione degli strumenti, analizzare l’impatto della regolamentazione e rilevarne le criticità, promuovere le migliori pratiche e proporre iniziative normative anche a livello nazionale.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha chiaramente aperto una strada che fino a pochi giorni fa sembrava impraticabile ed era certamente invisa alla destra nazionale.
Invece, la soluzione per sanare l’ingiustizia e traguardare le prossime sfide ambientali è a portata di mano di tutti e noi lo diciamo da tempo. Indipendentemente dal Governo di turno, qui ci sono due certezze granitiche: bisogna difendere i cittadini che si sono fidati dello Stato e metterci in testa che è la stessa Unione europea, con la direttiva Case green, a chiederci di migliorare gli standard energetici dell’edilizia.
Chi in Liguria si è candidato alle prossime elezioni europee, se lo ricorda l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive del 55% entro il 2030?”.