La prima partita di Supercoppa di Serie C alla fine è stata sovrastata dall’ entusiasmo scatenatosi alla fine intorno all’ Entella premiata dal Presidente della Lega Pro Ghirelli e dal Segretario Paolucci. La coppa è arrivata nelle mani di Capitan Nizzetto e quindi in quelle solide del Presidente Gozzi che alzandola ha scaldato il Comunale dopo una serata quasi invernale. Poco peso alla partita come si diceva ed anche poco pubblico al Comunale dopo la sbornia di emozioni vissuta sabato scorso. Circa 1500 i presenti in una serata che pareva più novembrina che di metà maggio.
Boscaglia considerate le assenze tra acciacchi e squalifiche ha dato spazio a quei giocatori che negli ultimi mesi hanno avuto il minutaggio inferiore. Il giusto premio a chi comunque ha dato il proprio apporto all’ interno di un gruppo del quale abbiamo più volte narrato la compattezza e la coesione di intenti senza troppi personalismi, ponendo sempre avanti a tutto il risultato finale della squadra. La partita è scivolata via priva di vere e proprie emozioni con due squadre schierate a specchio ben attente a non scoprirsi e timide nel momento di attaccare tanto che i portieri non hanno avuto una serata di grandi interventi. Un paio di tentativi nel primo tempo ed altrettanti nella ripresa con in mezzo un paio di gol annullati quasi senza protestare.
Nel corso del primo tempo protagonista anche una copiosa grandinata della quale hanno fatto le spese soprattutto i coraggiosi tifosi della Sud rimasti ugualmente e stoicamente al proprio posto nonostante il martellamento dei chicchi di ghiaccio. Anche stasera non è mancato l’ appoggio dei tifosi ai propri giocatori rinsaldando ancora una volta il rapporto ricucito in fretta dopo Piacenza che finalmente pare sbocciato in qualcosa di reciprocamente gratificante. Del finale abbiamo gia detto la coppa alzata al cielo ripaga questa società di tutti i bocconi amari masticati e inghiottiti,
il senso di rivincità è ben presente in ognuno dei protagonisti dentro e fuori dal campo. Questo ritrovato senso di appartenenza e la presa di coscienza che anche stavolta la serie B per Chiavari rappresenta qualcosa di incredibile sono i due pilastri dai quali ripartire per pianificare una stagione che dovrà rappresentare un approccio nuovo ma assolutamente consapevole al torneo cadetto nel quale tutti ci auguriamo di rivedere le maglie biancocelesti protagoniste.