“Credo che bisogna evitare gli assembramenti, ma ci sono esigenze che vanno assicurate. Non possiamo garantire la spesa a domicilio per tutti perché è praticamente impossibile. Se l’orario di apertura dei negozi di alimentari è un po’ più ampio si riduce la concentrazione delle persone e quindi anche le code e i disagi per la popolazione”.
E’ la sintesi di quanto dichiarato oggi pomeriggio il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in merito alle lunghe fila ai supermercati e quindi al maggior rischio di contagio.
S. Martino, Carrefour chiuso dalle 21 alle 8: niente più spesa senza stare in coda
“Il distanziamento fra le persone – ha poi avvertito il presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS) Silvio Brusaferro – è la chiave di lettura per contenere la diffusione del coronavirus. Ci sono dei disagi, ma colgo e apprezzo il fatto che le persone stiano in fila ai supermercati distanti una dall’altra. Garantire il distanziamento è quello che si deve fare”.
Insomma, con orari più ampi di apertura, inclusa la domenica, dei supermercati “si riducono gli assembramenti” e si riduce il rischio contagio, ma occorre “mantenere la distanza interpersonale” di almeno un metro (meglio due).
“Sono state previste – ha aggiunto in sintesi Borrelli – limitazioni ad attività lavorative non essenziali, ma c’è una serie di filiere come quelle di alimentari e servizi pubblici essenziali che devono essere garantite. Quelle in atto sono le misure massime che al momento si potevano adottare.
Mi domando come potremmo sostenerci se non usciamo a fare la spesa e senza alimentari nei supermercati.
Ritengo necessario fare tutto il possibile per evitare gli assembramenti. Pertanto, personalmente credo che i supermercati, al momento, non debbano ridurre gli orari e possano restare aperti.
Ovviamente occorre che vengano adottate tutte le misure di sicurezza. Ognuno di noi deve rispettare le regole”.