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Svolta su caso Cgil, Procura: s’indaga su vicende personali. Fascismo non c’é

Sestri Ponente, corteo Cgil: candidata sindaca Silvia Salis e capogruppo regionale Armando Sanna (Pd)

Clamorosa svolta sul caso del sindacalista della Cgil che martedì mattina scorso ha denunciato di avere subìto un’aggressione “di stampo fascista” a Sestri Ponente, ma a seguito dei primi atti d’indagine degli investigatori della Digos, che hanno rilevato varie incongruenze nel suo racconto, ha ritirato la denuncia-querela subito presentata al Commissariato di Cornigliano.

I compagni della Cgil, con la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis in prima fila, lo stesso pomeriggio avevano organizzato una manifestazione in piazza agitando lo spauracchio del fascismo in città, alla quale avevano partecipato alcune centinaia di persone e perfino un sostituto procuratore della Procura Generale di Genova (massima autorità inquirente in Liguria).

Oggi la svolta sul caso Cgil-Salis e il fascismo che a Genova non c’é. Perché il quotidiano Corriere della Sera ha riportato di avere sentito il Procuratore della Repubblica di Genova Nicola Piacente e, in sostanza, ha spiegato che si sta indagando su “vicende personali” legate al sindacalista.

“Indipendentemente dal ritiro della querela – ha confermato Piacente – dobbiamo comprendere cosa sia successo”.

“Il sospetto degli investigatori – hanno spiegato i cronisti del Corriere della Sera – è che non ci sia stata alcuni aggressione da parte di ‘soggetti fascisti’. Ma che la vicenda sia più legata a questioni personali, forse di tipo lavorativo e sindacale”.

Il fascismo, anche per chi indaga, sembrerebbe quindi non c’entrare per niente.

In ogni caso, dalla Procura hanno confermato che il fascicolo per le presunte lesioni, nonostante la denuncia-querela sia stata ritirata, resta aperto.

Chi, forse, sperava in una chiusura del brutto capitolo in questo modo vedrà vanificata questa sua aspettativa.