Film che racconta la tragedia dei minori costretti a prostituirsi
Il 14 gennaio alle ore 21,15 è in programma al Cinema Cappuccini un film che indigna e fa pensare.
Una storia commovente e appassionante, ispirata a fatti reali, della regista Ilaria Borrelli, un film-denuncia girato nel paesaggio di incredibile e lussureggiante bellezza della foresta cambogiana, che tocca con delicatezza un tema crudo, ma non solo un pugno allo stomaco per le nostre coscienze.
Mia, una donna come tante, con pregi e debolezze, va in Cambogia per fare un figlio col marito, commerciante stanziato in quel paese: sul posto scopre che Xavier frequenta un bordello di prostitute bambine, una delle quali, Srey, è la preferita.
Sotto choc, Mia decide di portare via da quel luogo di schiavitù Srey e il suo fratellino, anche lui prossimo ad essere avviato alla prostituzione, e una terza creatura.
Tre bambini incredibilmente maturi e consapevoli, dai quali riceve per prima la forza per continuare a vivere.
Il film contiene un messaggio positivo di speranza, che la piaga della prostituzione minorile sia presto sconfitta.
Talking to the Trees è un percorso attraverso un paese affascinante e pericoloso, dove regnano corruzione, prostituzione minorile e violenza quotidiana, anche sotto forma di rapimento programmato di bambini da inserire nei bordelli frequentati da comitive di occidentali, purtroppo anche da giovani laureati futuri manager: in numero prevalente italiani e tedeschi, secondo le statistiche dell’associazione umanitaria Ecpat, attiva nel contrastare il vergognoso fenomeno soprattutto in Cambogia.
La legge contro il turismo sessuale esiste, è la legge 269/1998, ma purtroppo viene scarsamente applicata.
“Il linguaggio delle emozioni – dice Ilaria Borrelli – è l’unico modo per raggiungere gli esseri umani nella speranza di effettuare un cambiamento duraturo, cominciando da noi stessi. Il sogno sarebbe che il film possa raggiungere anche qualche pedofilo e riuscire a fargli cambiare idea, rendendosi conto del male che si sta infliggendo a dei bambini indifesi. Penso che un film può essere catartico, può aiutare un assassino a pentirsi di aver ucciso, una vittima a riappropriarsi della sua vita.”
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Ilaria Borrelli, scrittrice, sceneggiatrice, attrice e regista ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica e successivamente, negli Stati Uniti, l’Actors’ Studio e la New York University; vive a New York. E’ stata protagonista di diverse serie televisive italiane e francesi. Il suo primo romanzo, “Scosse”, è stato premiato dal Club Letterario Italiano, ha ricevuto una segnalazione d’onore dal Premio Firenze e dal Premio Prévert, ed è stato finalista al Premio Calvino. Ha girato due cortometraggi da regista e attrice.
Nel 2002 firma la sua prima regia di un lungometraggio con “Mariti in affitto”, una commedia con Maria Grazia Cucinotta, Alessandro Gassman e Mariah Carey.
ECPAT è l’ente italiano in Roma che opera anche in Cambogia contro la prostituzione minorile ed organizza corsi nelle scuole italiane per sensibilizzare e proteggere i minori.
Elisa Prato