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Tamponi ai vaccinati, Toti: segnale ambiguo. Piuttosto distinguere fra 2 e 3 dosi

Toti d'accordo col Governo: sì a vaccini e Green pass, no alla Dad
Hub vaccinale Fiera di Genova, governatore ligure Giovanni Toti (foto d'archivio)

“Io credo che il tampone sui vaccinati e soprattutto sui richiamati con la terza dose sia uno sforzo francamente inutile”.

Lo ha dichiarato stamane, a margine di un convegno sul Pnrr, il governatore ligure Giovanni Toti in attesa della riunione della cabina di regia del Governo sull’emergenza coronavirus in programma giovedì prossimo.

“Noi dobbiamo andare in senso opposto – ha aggiunto Toti – ossia quello di garantire la libera circolazione e il libero accesso agli eventi a tutte le persone con due e poi con tre vaccini.

Il tampone è un metodo di screening molto utile ma non può essere sostituto dei vaccini nè si possono dare in questo senso segnali ambigui.

Si può quindi andare dall’obbligo vaccinale alla diminuzione ancora dei tempi per la terza dose a un ulteriore distinguo tra le terze dosi e le seconde dosi.

Le seconde dosi stanno proteggendo moltissimo dall’ospedalizzazione. Occorre tenere presente che ogni 100 contagiati nuovi nella nostra regione andavano in ospedale 21 persone, oggi ne vanno sette, ovvero due terzi in meno di quanto fosse nel passato.

La terza dose sembra proteggere anche dalla variante Omicron con molta maggiore incisività.

Pertanto, se il Governo volesse, a partire da gennaio potremmo introdurre un ulteriore obiettivo che quello di distinguere le seconde e le terze dosi”.

Intanto, da oggi per due settimane la Liguria è stata inserita in area di criticità gialla.

“Sono prudente – ha aggiunto Toti – ma ottimista. Se non siamo all’inizio della fine della pandemia, siamo quantomeno alla fine dell’inizio.

Servono prudenza, attenzione e grande osservazione dei numeri e dei dati per eventualmente prendere misure in tempo, ma non c’è nulla che mi faccia presagire un Natale particolarmente drammatico.

Sicuramente la chiusura delle scuole può aiutare, dal momento che il maggior veicolo di circolazione del covid sono proprio i minori che non sono ancora vaccinati, dato che la campagna è partita solo da pochi giorni.

Al momento non bisogna farsi prendere da paura o terrore ingiustificato.

I numeri ci dicono che, grazie ai vaccini, per ogni contagiato sono molti meno quelli che vanno in ospedale, addirittura due terzi in meno.

La situazione ospedaliera è sicuramente seria, ma non certamente drammatica come l’abbiamo conosciuta in passato: via via si stanno convertendo posti letto per pazienti covid, cercando però di sottrarre meno risorse possibili al sistema.

E’ indubbiamente la Francia a trascinare Imperia e Imperia a trascinare la Liguria in area gialla. Le percentuali di circolazione del coronavirus nell’estremo Ponente ligure sono addirittura triple rispetto alle percentuali delle altre province e questo, evidentemente, a ragione dell’interscambio con la Francia che, in quelle zone, è potente”.