“Nel primo nostro ciclo amministrativo del 2017 abbiamo dovuto affrontare, tra i tanti problemi lasciati dalle giunte precedenti, l’enorme problema dei 185 milioni di euro di debiti che il Comune di Genova aveva accumulato verso Amiu per la questione rifiuti e per un livello di raccolta differenziata bloccato al 33%.
Dopo la giunta Doria abbiamo trovato l’Amiu distrutta, senza soldi, senza continuità aziendale, con un contratto di servizio in scadenza e con i fidi delle banche revocati. In poche parole, un’azienda a un passo dal fallimento.
In questi anni abbiamo soprattutto difeso la nostra azienda pubblica che la sinistra nel 2017 stava svendendo a Iren per due soldi con i lavoratori.
Inoltre, siamo riusciti ad arrivare al 52% di raccolta differenziata a fine 2024.
Adesso abbiamo un nuovo obiettivo. Arrivare al 65% entro il 2027 e, insieme a Regione Liguria, realizzare un impianto di valorizzazione energetica dei rifiuti che è il solo modo per ridurre in modo cospicuo la Tari, che oggi risente ancora degli strascichi della valanga di debiti lasciati dalla giunta Doria, come certificato dalla Corte dei Conti nel 2020.
Le nostre soluzioni sono pratiche e operative, chiunque promette la riduzione della Tari senza alternative plausibili a queste nostre soluzioni sta semplicemente mentendo ai genovesi.
In particolare, per il nuovo impianto di chiusura del ciclo e di valorizzazione energetica dei rifiuti svilupperemo un impianto che veda Amiu, da sola o in partnership con altri enti, nel ruolo di soggetto attuatore e gestore del ciclo dei rifiuti e della valorizzazione energetica. Con i ricavi derivanti dalla gestione del nuovo impianto, oltreché rendere più solida l’azienda, si potrà abbattere la Tari in modo consistente”.
Lo ha dichiarato ieri sera il sindaco f.f. di Genova Pietro Piciocchi.
“Il tema dei rifiuti – ha aggiunto Piciocchi – è l’esempio perfetto per spiegare agli elettori la differenza tra le parole e i fatti, tra noi e chi vorrebbe prendere la gestione del Comune di Genova.
Dal 2017 al 2024 abbiamo stanziato 82 milioni di euro per impianti, automezzi e sistemi evoluti nella raccolta dei rifiuti, investimenti che sono valsi il premio di Legambiente per il comune più virtuoso nel riciclo, sia nel 2021 che nel 2024.
Basti pensare che nel 2016 i dipendenti Amiu erano 1470, nel 2024 sono arrivati a 2100.
Abbiamo investito anche 3 milioni di euro per la bonifica delle discariche abusive, riaperto la discarica di Scarpino che era chiusa dal 2014, eliminato i miasmi dalla Volpara e potenziato con forza il servizio dell’Ecovan, con 45 mezzi che ogni giorno ritirano rifiuti ingombranti in giro per la città, il doppio dei mezzi che c’erano nel 2016. Tutto questo spiega esattamente qual è la differenza tra le parole e i fatti”.
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