Venerdi 24 maggio, alle ore 18, nel teatrino dell’Associazione Ottavio Cirio Zanetti in Salita Inferiore San Rocchino, 3 (a 100 metri da Piazza Corvetto), si svolgerà un incontro con Pino Petruzzelli, scrittore, attore e regista, che converserà con Eugenio Buonaccorsi.
Figura singolare della cultura italiana di questi decenni, non assimilato all’establishment anche se tutt’altro che appartato, con i suoi libri, un blog, gli articoli sulla stampa, gli spettacoli, Petruzzelli ha unificato le varie manifestazioni della sua creatività sotto il segno limpido dell’impegno civile e sociale.
Ha frequentato, infatti, i campi nomadi, ha girato tra i popoli del Mediterraneo adattandosi a usi e persone che ha incontrato, ha raccolto testimonianze presso i superstiti maestri d’ascia nella nostra penisola, ha frequentato i gironi a strapiombo dove si perdono i migranti, ha conosciuto il lavoro tra boschi, filari di viti ed alberi longevi, ha riannodato i fili con l’insegnamento di maestri di vita come Rigoni Stern e Bonhoeffer.
Questa attitudine esistenziale e questo cumulo di esperienze si tramutano principalmente e più spesso in una presenza solista in luce su un palco e in parole che trafiggono il buio intorno, arrivando a emozionare, far pensare, divertire senza arzigogolature. Insomma, per dirla con Brecht, “è la semplicità che è difficile a farsi”.
La sua sala prove è installata a cielo aperto sulla collina del Righi, sui sentieri dove in camminata solitaria memorizza ad alta voce i monologhi da proporre ai futuri spettatori, suscitando uno sguardo allarmato negli inconsapevoli escursionisti locali che lo incrociano.
Così ha preso forma anche il suo recente copione tra verità di cronaca e invenzione fantastica, un reportage favolistico su un pesce che si salva dall’inaridimento del Lago di Aral (evento reale) e che trasformatosi in uccello ritrova la propria libertà sorvolando le onde del mare (parto dell’immaginazione).
Sulla pagina e in scena Petruzzelli sembra sempre in movimento, fuori da qualsiasi area di comodità, verso mondi – fatica del lavoro, vulnerabilità degli “ultimi”, difesa della natura, investigazione interiore – dove rimane ancora molto da scoprire e da raccontare.
Ultimamente è divenuto responsabile della ambiziosa Casa del pensiero di Santa Margherita e direttore di quel museo diffuso che è Liguria delle Arti.
Ma il suo teatro on the road non lo abbandona. Si può starne certi.
L’ingresso è riservato ai Soci (la tessera, alla portata di tutti, si può fare al momento dell’ingresso). E’ gradita e consigliata la prenotazione, al numero whatsapp 3342166579 o alla mail oczassociazione@gmail.com.
Durante la serata Pino Petruzzelli leggerà alcuni brani dei suoi testi. Franco Ricciardi