Teatro G.A.G. Si chiude oggi a Palazzo Ducale di Genova, con le semifinali e le finali, la lunga maratona estiva dello storico ActorsPoetryFestival, giunto alla decima edizione e del Dubbing Glamour Festival, arrivato alla terza edizione.
Il Festival multiculturale, prodotto a Genova da Teatro G.A.G., entità culturale di Produzione Spettacoli e Festival e Scuola di recitazione sotto la Direzione artistica di Daniela Capurro, è in scena a Genova dal 7 agosto scorso e termina, dunque, il suo lungo viaggio oggi domenica 12 settembre con semifinalisti e finalisti.
La Giuria è composta da Roberto Trovato, Sergio Polimene, Flavia Gentili, Giulia Greco, Daniela Capurro, Graziella Corsinovi e Silvia Neonato
La programmazione integrale è durata 34 giorni, distribuiti nelle storiche sedi di Palazzo Ducale, Museo dell’Attore, Villa Piaggio, Chiostro dei Canonici del Museo Diocesano di Genova e Chiostro di San Matteo, gentilmente concesso dalla famiglia Doria Lamba.
Molte le nuove collaborazioni ed i contributi che hanno favorito il debutto di un’edizione storica con il patrocinio del MIBACT, Regione Liguria, UniGE e molti sponsors che hanno creduto nell’iniziativa.
Come di consueto le Sezioni di “ActorsPoetry Festival 10th – Dubbing Glamour Festival 3rd” sono state: esibizione dal vivo, doppiaggio, lettura di audiolibri, speakering e video acting, oltre alla Sezione Poetry per gli autori-performer.
Nell’ambito del prestigioso Festival targato Gag è apparso in qualità di “testimone” vincitore delle edizioni 2016 e 2020, Tommaso Righetto che ha portato lo scorso 8 settembre la sua poesia nella raccolta “L’enigma primordiale di un Amen irrisolto”, edita per i tipi di De Ferrari Editore, 2021 in Piazza della Posta Vecchia, intimo e raccolto spazio del Centro Storico, impreziosito da un locale sobrio e discreto che ha ospitato gli spettatori presenti.
Bellissima l’introduzione di Alberto Nocerino, per l’ensemble di “Genova Voci” e le sue letture della silloge “Genova canta il tuo canto”.
Emozionante e solido l’intervento di Rosa Elisa Giangoia che ha molto ben definito l’impianto poetico di Righetto, partendo dal titolo stesso della silloge: “L’enigma primordiale di un amen irrisolto”.
La Poesia di Righetto. Recensione di Sergio Famulari
La poesia di Tommaso Righetto è straripante, performativa, ma non troppo, vigile e teologica.
La poesia di Tommaso è vigile e tiene vigili, accompagnandoci nella sua esperienza poetica prima ancora che di vita.
I suoi versi continuamente tesi a superare le barriere ed i limiti del nostro esistere, biologico e spirituale, si compiono pienamente innestandosi nella ricerca metafisica e sensoriale, teologica e sessuale che non può che essere senza fine.
Poesia vitale, beneaugurante, in quanto il piano della consapevolezza dei limiti del nostro esistere viene superato e trasformato in un inno all’essere il meglio di noi e alla possibilità di vittoria, abbandonandosi alla sessualità, intesa come perpetuità di noi.
La sensazione di continua ricerca e di viaggio attraverso il suo stesso linguaggio poetico è fortissima, la ripetizione ossessiva di anafore e metafore, mai ingombranti, testimonia la ricerca di un equilibrio del linguaggio poetico che ne innalza la qualità tutta.
Infine, la capacità di attivare nel lettore corde di assoluta liberazione e proprio per questo, anche metafisiche, rende Tommaso assolutamente originale.
Giova e fa piacere ricordare che Tommaso Righetto è stato il vincitore dell’ActorsPoetryFestival 2016 e 2020 fondato da GAG ed il cui decennale ricorre proprio nella giornata di oggi con le semifinali e le finali previste a Palazzo Ducale.
Info e dettagli sul sito web www.teatrogag.com, mail info@teatrogag.com, cell. 3920930335 Sergio Famulari