Si rinnova come ogni anno l’appuntamento con un teatro che non è solo una forma d’arte o un’attività espressiva, ma è anche un momento di impegno e di riflessione personale per chi vi prenda parte.
Stiamo parlando dello spettacolo messo in scena dagli attori della compagnia teatrale “Scatenati”, formata dai detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi, e prodotto dall’Associazione Culturale Teatro Necessario.
La pièce dal titolo “Delirio di una notte d’estate” si ispira a una delle più celebri commedie del drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare, ma viene rivista ed adattata in chiave attuale sotto la regia di Sandro Baldacci e Fabrizio Gambineri. Ecco allora che il bosco incantato diventa la periferia di una metropoli, gli spiriti e i folletti si trasformano in creature della notte che non dispensano filtri d’amore ma sostanze ben più pericolose.
Uno spettacolo complesso ma nel contempo brillante ed a tratti comico ma soprattutto carico di speranza: “Nonostante tutto, il lieto fine si realizza, quasi a significare che, in qualunque contesto e a dispetto di qualunque infausto pronostico, l’amore, la fantasia e il teatro sono sempre in grado di trasformare il peggiore dei ‘deliri’ nel più bello dei ‘sogni’ ”, spiega il regista Baldacci.
La prima è andata in scena martedì 19, al Teatro Ivo Chiesa, davanti ad una sala gremita che applaudito più volte a scena aperta gli attori sul palco, apprezzando decisamente la performance.
Una platea importante, che ha visto la presenza del sindaco Marco Bucci, del vescovo ausiliare Mons. Anselmi e il direttore del carcere Tullia Ardito e il viceprefetto Valerio Massimo Romeo.
Questi ultimi hanno consegnato a Mirella Cannata, presidente di Teatro Necessario Onlus, la medaglia d’oro che il Presidente della Repubblica ha conferito alla Compagnia per la rilevanza del progetto.
Un’attività che non è soltanto un riempire un tempo del carcere ma ha importanti implicazioni educative e personali per chi partecipi.
Un lavoro corale che vede impegnati non solo gli attori ma tutte le figure che ruotano attorno ad uno spettacolo, dagli scenografi ai costumisti, dai tecnici delle luci agli attrezzisti, un gruppo di lavoro che spende moltissime energie per realizzare quanto vada in scena.
Uno spettacolo di alto livello, dove gli attori detenuti si confondono con gli attori professionisti, in un’integrazione davvero efficace che porta al successo ogni singolo anno. Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 24 aprile al Teatro Ivo Chiesa e dal 26 al 28 aprile al Teatro dell’Arca. Roberto Polleri (foto di Roberto Materassi)