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Teatro Modena, Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur?

Si conclude con lo spettacolo Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur? l’ultimo capitolo del progetto ideato per celebrare la figura e l’eredità artistica di Eleonora Duse, tra le più grandi attrici di tutti i tempi, circondata da un’aura “divina”, a un secolo dalla sua scomparsa: nei mesi di ottobre e novembre si sono alternati una serie di incontri pubblici a ingresso libero sul tema “Immaginare il teatro. Eleonora Duse: arte, capocomicato, memoria” ideati da Elisabetta Pozzi e Livia Cavaglieri e lezioni congiunte per studenti e studiosi tra le sedi della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” e l’Università di Genova; contestualmente al volume Omaggio alla Duse (Morlacchi editore, 2024, a cura di Alessandro Tinterri e Elisabetta Pozzi) in relazione alla mostra “Omaggio alla Duse” (a cura del Museo Biblioteca dell’Attore) che si conclude il 22 dicembre, all’interno del teatro Duse.

Lo spettacolo, interpretato dalla stessa Pozzi con gli allievi e allieve del Master di Recitazione della Scuola del Teatro Nazionale di Genova,  debutta in prima nazionale martedì 17 dicembre. 

La trama: Parigi, 1893. La “Divina Duse” porta in scena Adriana Lecouvreur, testo scritto da Eugene Scribe e Ernest Legouvé (più tardi musicato da Cilea per l’omonima opera lirica), ispirato alla storia della grande attrice realmente vissuta nel XVIII secolo. Anche Lecouvreur come Duse fu un’innovatrice del repertorio e dei registri recitativi della sua epoca.

Lo spettacolo si delinea come un racconto di quella messa in scena, integrando parti del testo originale con una nuova drammaturgia (a cura di Elisabetta Pozzi e Francesco Biagetti) in cui emerge non solo la figura di Eleonora Duse, nella sua veste di attrice e capo comica, ma anche il fascino di un teatro di cui si è persa memoria.

Scrive Elisabetta Pozzi nelle sue note: «Abbiamo lavorato a partire dal copione originale di Adriana Lecouvreur, su cui la Duse aveva lavorato nella fase di studio del testo e delle prove dello spettacolo che debuttò il 29 maggio 1883 a Parigi. Ai margini o in mezzo alle righe del testo ci sono annotazioni, segni grafici, simboli, linee ondulate o verticali, notazioni espressive, commenti. Sono I suoi attrezzi di lavoro, le chiavi di accesso alle sue visioni dei personaggi. Sono sentieri emotivi, una partitura scenica di ritmi, sottolineature, intensità. Il solo modo che abbiamo per risalire, intuire ed evocare la sua grande Arte. Il lavoro di applicazione e studio per questo spettacolo è stato lungo e appassionante: una prima di raccolta del materiale su di Lei, e sulla sua messa in scena dell’Adriana Lecouvreur, a cui ha fatto seguito un laboratorio estivo con la partecipazione di gran parte degli attori diplomati della Scuola, che avrebbero lavorato nello spettacolo, insieme con lo scenografo Guido Buganza e il musicista Daniele D’Angelo. Dal laboratorio è scaturita una prima visione drammaturgica che, nei mesi successivi abbiamo elaborato con Francesco Biagetti.

Per più di un anno mi sono dedicata allo studio della vita e dell’arte di Eleonora Duse.Di Lei si può arrivare a conoscere ogni dettaglio della vita privata, delle amicizie, dei suoi affanni, delle fatiche di attrice nomade, dei suoi giudizi su testi, attori e autori. Ma non esiste traccia di lei, della sua voce, benché in quegli anni ‘20, poco prima della sua morte, esistessero tecnologie che permettevano di fare registrazioni (ne esiste una fatta da Edison della stessa Bernhardt!) ma della sua voce nulla è rimasto. La registrazione che di lei fece Edison è andata bruciata».

Il giorno del debutto, al termine dello spettacolo, si terrà la cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi del Master della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova. ELI/P.

 Chi ha ucciso Adriana Lecouvreur ?

drammaturgia Elisabetta Pozzi e Francesco Biagetti

regia Elisabetta Pozzi

con gli allievi del Master della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”

scene e costumi Guido Buganza

musiche Daniele D’Angelo

movimenti a cura di Claudia Monti

assistente alla regia Francesco Biagetti

produzione Teatro Nazionale di Genova

Teatro Gustavo Modena, dal 17 al 22 dicembre:

martedì, mercoledì e venerdì, ore 20.30; giovedì e sabato, 19h30; domenica, 16h00