Arriva “Human Pride” e sarà una stagione 2021/2022 da record per il Teatro Nazionale di Genova: andranno infatti in scena ben 70 spettacoli per celebrare i 70 anni di vita del teatro genovese, nato nel 1952 come Teatro Stabile di Genova.
La nuova stagione è stata presentata l’altra mattina al Teatro della Corte/ Ivo Chiesa. Hanno partecipato alla presentazione il ministro italiano della Cultura, Dario Franceschini, che era collegato in diretta dal suo ufficio di Roma. Poi il presidente della Regione, Giovanni Toti, l’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo; la sua omologa al Comune di Genova Barbara Grosso e il sindaco di Genova Marco Bucci. Ad accoglierli sono stati Alessandro Giglio, presidente del Teatro Nazionale di Genova, e il direttore del TN. Sarà davvero una stagione da record, dato che ben 21 spettacoli su 70 saranno prodotti dal teatro genovese. L’apertura è fissata il 9 ottobre: sarà una maratona teatrale di nove ore, con nove spettacoli ispirati al G8 di Genova, di cui nel 2021 cade il ventennale. La stagione sarà dedicata ad Adelaide Ristori, un’attrice di caratura internazionale di cui nel 2022 ricorre il bicentenario della nascita. Il Teatro Nazionale di Genova, inoltre, è stato il primo e finora unico teatro italiano ad aderire a una campagna dell’ONU sullo sviluppo sostenibile.
“Il Teatro Nazionale si presenta con un cartellone ricco di eventi e articolato in quella che, ci auguriamo tutti, sia la stagione della ripartenza e dell’accelerazione” ha detto Marco Bucci. “Siamo particolarmente orgogliosi di essere qui oggi per la presentazione della nuova stagione del Teatro nazionale di Genova – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Un orgoglio e un’emozione che sono doppi: da un lato c’è quello che si prova di fronte a un programma di altissimo livello, ambizioso, capace di spaziare tra il classico e la contemporaneità. Poi c’è l’orgoglio che si prova nel vedere come la ripartenza della nostra regione avvenga davvero su tutti i fronti, e che quello della cultura e del teatro non siano da meno”.
Da ottobre 2021 a maggio 2022 il cartellone tra produzioni e ospitalità accoglie molti tra i grandi protagonisti della scena teatrale, da Valerio Binasco a Claudio Bisio, da Silvio Orlando ad Ambra Angiolini, da Ascanio Celestini ai Motus, da Marina Massironi ad Alessandro Gassmann, da Stefano Massini ad Agrupación Serrano, da Umberto Orsini a Glauco Mauri, da Angela Finocchiaro ad Elio, da Virgilio Sieni a Milvia Marigliano, da Sonia Bergamasco a Federica Fracassi, solo per citarne una piccola parte, oltre che dare spazio a un gran numero di giovani compagnie e registi e registe, attrici e attori che si stanno affermando nel panorama teatrale italiano.La stagione si apre con la rassegna “Il mondo che abbiamo”, curata da Andrea Porcheddu nell’ambito del G8 Project, l’articolato programma di iniziative per ricordare il ventennale del G8 di Genova. Nove spettacoli di produzione, scritti per l’occasione da autrici e autori di caratura internazionale, ciascuno in rappresentanza di uno dei “Grandi” presenti al G8 di Genova – Roland Schimmelpfennig (Germania), Nathalie Fillion (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Fausto Paravidino (Italia), Sabrina Mahfouz (Uk), Toshiro Suzue (Giappone), Wendy MacLeod (USA), Ivan Vyrypaev (Russia) e Fabrice Murgia (Belgio, in rappresentanza dell’Unione Europea) – debuttano in prima assoluta in una straordinaria maratona teatrale sabato 9 ottobre e vengono poi proposti al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena sino al 27 ottobre, abbinati 2 o 3 per sera. “Siamo particolarmente orgogliosi di questo avvio di stagione – afferma Davide Livermore – che coinvolge oltre 100 persone tra artisti e maestranze e che si ricollega alla tradizione del teatro-documento cara al Teatro di Genova. È lo sguardo del mondo su Genova e lo sguardo della nostra città e del nostro teatro sul mondo”.
Rientra nel quadro delle celebrazioni per i 70 anni del Teatro di Genova la rassegna condotta da Alessandro Giglio “Settant’anni a Genova, teatro e cronaca” (Teatro Ivo Chiesa, 25 ottobre-13 dicembre): sette incontri, ciascuno dedicato all’arco temporale di un decennio, dagli anni ’50 ai giorni nostri, in compagnia di grandi protagonisti del teatro italiano. Contemporaneamente al Teatro Eleonora Duse il 15 di ottobre si apre Next Generation Women, XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, che sino al 27 novembre presenta, prevalentemente alla Sala Mercato, una serie di spettacoli declinati al femminile: tra le artiste coinvolte Laura Curino, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Giuliana Musso.
Ma sono tanti e quanto mai diversificati tra loro gli spettacoli presenti in cartellone grazie al grande impegno produttivo del Teatro Nazionale di Genova. A parte
l’allestimento di “Lady Macbeth” diretto da Davide Livermore, le cui date sono in fase di definizione, tra le novità sarà finalmente possibile vedere “La mia vita raccontata male”, in cui Claudio Bisio si confronta con i testi di Francesco Piccolo con la regia di Giorgio Gallione (Teatro Ivo Chiesa 18-23 gennaio), “Miracoli metropolitani” di Carrozzeria Orfeo (Teatro Gustavo Modena 16-28 novembre), “Il mercato della carne” di Bruno Fornasari, diretto da Simone Toni e interpretato dai 12 giovani attori che si sono diplomati lo scorso anno alla Scuola di Recitazione (Sala Mercato 3-12 maggio) e “Autunno in aprile” (Teatro Eleonora Duse, 26 novembre – 5 dicembre), regia di Elena Gigliotti.Tornano anche i due spettacoli diretti da Giorgio Gallione: “Il grigio” di Gaber e Luporini (Teatro Eleonora Duse, 9-14 novembre) protagonista Elio e “Alda. Diario di una diversa” (15-20 febbraio) con Milvia Marigliano a dare voce al mondo di Alda Merini.
Poi le due produzioni presentate prima dell’estate alla riapertura dei teatri: “Grounded” di George Brant con Linda Gennari, regia di Davide Livermore (Teatro Ivo Chiesa, 25 febbraio-6 marzo), e “Solaris” dal romanzo fantascientifico di Stanislaw Lem, diretto da Andrea De Rosa, protagonista Federica Rosellini (Teatro Gustavo Modena, 9-14 novembre).Tra le ospitalità saranno proposti anche alcuni degli spettacoli precedentemente saltati a causa del lockdown: “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen con la regia di Arturo Cirillo (Teatro Gustavo Modena 15-20 febbraio), “Il nodo di Johnna Adams” con Ambra Angiolini e Ludovica Modugno per la regia di Serena Sinigaglia (Teatro Gustavo Modena 9-13 febbraio), “Fronte del porto” con la regia di Alessandro Gassmann (Teatro Ivo Chiesa 1-5 dicembre), “Oblivion Rhapsody” con gli Oblivion (Teatro Ivo Chiesa 25-28 novembre), “Creatura di sabbia” da Tahar Ben Jelloun con la regia di Daniela Ardini (Teatro Eleonora Duse, 16-19 dicembre).
Arrivano a Genova alcuni spettacoli particolarmente lodati dalla critica, da “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams diretto dal giovane ma già apprezzatissimo Leonardo Lidi a “Sorelle” di Pascal Rambert con Sara Bertelà e Anna Della Rosa; da “Le sedie” di Ionesco con la regia di Valerio Binasco a “Se questo è un uomo”, che Walter Malosti ha tratto dall’opera di Primo Levi, da “Piazza degli eroi” di Bernhard con la regia di Roberto Andò a “Eichmann dove inizia la notte” di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e “The Mountain” dei catalani Agrupación Señor Serrano.
Alla drammaturgia contemporanea si affiancano i grandi classici: Andrea Chiodi dirige “Troiane” di Euripide con Elisabetta Pozzi, Laura Sicignano Baccanti, Yannis Kokkos, Enrico IV di Pirandello con Sebastiano Lo Monaco, Carlo Cecchi porta in scena Dolore sotto chiave e Sik Sik. L’artefice magico di Eduardo De Filippo, Fausto Paravidino si ispira a Bertolt Brecht per il suo Peachum – un’opera da tre soldi, in cui recita a fianco di Rocco Papaleo. Spazio alla danza con Virgilio Sieni, con il nuovo spettacolo, Paradiso, di chiara ispirazione dantesca, e con Another round for five di Cristiana Morganti, storica performer del Tanztheater di Pina Bausch.
Molte le novità per il settore teatro ragazzi. Nasce una piattaforma virtuale rivolta principalmente alle scuole, con un ciclo intitolato “Dalla pagina alla scena”, che permetterà agli studenti di scoprire il processo creativo che c’è dietro ogni spettacolo. A marzo dovrebbe partire il progetto Classe a teatro, finalmente con gli studenti in sala per speciali lezioni “spettacolari”. Riprendono invece già nella prima parte di stagione gli appuntamenti per i più piccoli della rassegna Sabato a teatro, mentre a gennaio “Domenica si crea!” proporrà la colazione in teatro abbinata a laboratori di creazione artistica. Gli orari degli spettacoli seguono la modulazione già sperimentata nella passata stagione (martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16).
Invariati i prezzi dei biglietti, che vanno dagli 11 ai 30 euro.
PAOLO FIZZAROTTI