La ferocia, il romanzo di Nicola Lagioia (Premio Strega 2015), uno degli scrittori contemporanei più apprezzati, prende vita per la prima volta sul palcoscenico grazie alla compagnia VicoQuarto Mazzini e alla coproduzione del Teatro Nazionale di Genova insieme a Scarti, Centro di Produzione Teatrale d’innovazione, che ne ha curato la produzione esecutiva.
Al Teatro Gustavo Modena da martedì 16 a domenica 21 gennaio.
La vicenda è ambientata in una Bari scossa dalla misteriosa morte di una giovane donna, figlia di un’influente famiglia locale.
Per tutti sembrerebbe un suicidio, ma è davvero questa la verità? Una saga familiare in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli.
Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione. Una storia dalle forti tinte noir, ricca di personaggi indimenticabili, nella quale vengono indagati i legami di sangue e la violenza, la ragione e le pulsioni, l’ascesa e la rovina all’interno di una famiglia (e di una società) fortemente patriarcale.
Non è la prima volta che la compagnia pugliese VicoQuartoMazzini (premio Hystrio 2021) si confronta con la letteratura e il lavoro sul romanzo di Lagioia, tra i più apprezzati della narrativa contemporanea nostrana, è un ulteriore passo nella ricerca di temi e linguaggi che facciano riflettere e raccontino le contraddizioni del nostro quotidiano.
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Uno straordinario percorso dentro un’esistenza. Da mercoledì 17 a domenica 21 gennaio al Teatro Duse va in scena Storia di un corpo, trasposizione dal romanzo di Daniel Pennac, protagonista un intenso Giuseppe Cederna.
Prodotto da Produzioni Fuorivia e Agidi, lo spettacolo è diretto da Giorgio Gallione, che negli anni ha adattato per il teatro molti testi dello scrittore francese, a iniziare dalla celebre saga di Malaussène.
Storia di un corpo è il viaggio di una vita, dall’infanzia agli ultimi istanti prima della morte, narrato sotto forma di diario da un padre alla figlia adorata.
Un racconto fluviale, fisico ed emozionale, dove il corpo del protagonista, con le sue scoperte e le sue mutazioni, prende progressivamente la scena, accompagnandoci in un mondo che si svela attraverso i sensi, diremmo quasi l’epidermide. La voce anaffettiva della madre, gli abbracci silenziosi del padre, l’odore accogliente dell’amata tata, il dolore bruciante di una ferita, il sapore dei baci della donna amata.
Pagine e pagine di un diario intimo dove – raccontando di muscoli felici, di orgasmi potenti, di denti che fanno male o di meravigliose avventure tra sonno e veglia – si narra una vicenda unica ed insieme universale: lo sviluppo, la crescita e la rovina della sola esperienza che ci fa davvero tutti uguali, quella di noi grandiosi e vulnerabili esseri umani. ELI/P.