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Teatro Nazionale, La vida es sueño, il mistero della vita

Teatro Nazionale, La vida es sueño, il mistero della vita
Teatro Nazionale, La vida es sueño, il mistero della vita

Il Teatro Nazionale  apre con una delle opere più iconiche di tutti i tempi, La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca, nell’adattamento creato dal celebre regista britannico Declan Donnellan insieme allo scenografo e costumista Nick Ormerod.

Interpretato dagli  attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid, lo spettacolo, presentato al Teatro Gustavo Modena in prima nazionale dal 12 al 15 ottobre, è una grande coproduzione che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia, Italia e vede il Teatro Nazionale come partner italiano. Presentato a Genova con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna e il supporto dell’Istituto Cervantes, La vida es sueño è recitato nella lingua spagnola originale, con i sopra titoli in italiano.

Giovedì 12 ottobre a partire dalle ore 19 Piazza Gustavo Modena, addobbata per l’occasione, si animerà con musica, danza, aperitivi e un photo corner legato allo spettacolo (che andrà in scena alle ore 20.30). Una vera e propria festa, a cui sono invitati gli abitanti del quartiere e il pubblico dello spettacolo, realizzata grazie alla collaborazione della Regione Liguria, che per le recite serali del 12, 13 e 14 ottobre rende disponibile anche un servizio navetta gratuito dal centro al Teatro Gustavo Modena, da prenotare presso le biglietterie del Teatro o al numero 010 5342 400.

Che cos’è la realtà? È questa la domanda attorno a cui ruota La vida es sueño, capolavoro del Siglo de oro spagnolo, scritto nel 1635. Attraverso la storia del Principe Sigismondo, imprigionato dal padre su una montagna per via di una profezia, e di Rosaura, giovane donna in cerca di vendetta, Pedro Calderon de la Barca affronta il mistero della vita e il tema del destino e del libero arbitrio.

«Shakespeare, Sofocle, Calderón…I classici resistono al tempo perché continuano a parlare di adesso. Indagano la nostra vita, i nostri autoinganni e le nostre conquiste» dichiara Declan Donnellan.

«Fare o Essere? Calderón suggerisce che la nostra principale paura non è la morte, ma il non-esistere, che è cosa completamente diversa. Ci chiede se il vero motivo per cui facciamo le cose non è tanto perché vogliamo farle, ma solo per dimostrare che esistiamo».Il regista riesce a trovare un sorprendente equilibrio tra divertimento e dramma, commozione e riflessione filosofica, lasciando esplodere quelle domande a cui da sempre l’uomo tenta di dare risposta.

Inizio spettacolo giovedì e venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16. Dopo le date di Genova, unica tappa italiana, lo spettacolo proseguirà la tournée internazionale.

Altre iniziative legate all’inaugurazione di stagione riguarderanno i bambini, che domenica 15 ottobre potranno liberare l’immaginazione con il laboratorio teatrale bilingue italiano / spagnolo Sogni ad occhi aperti / Soñar con los ojos abiertos, condotto da Marco Taddei alle ore 10 alla Sala Mercato e seguito alle ore 11 da un workshop di disegno a cura della Cooperativa il Biscione (per info e prenotazioni scuola@teatronazionalegenova.it). Da segnalare anche le visite guidate al Teatro Gustavo Modena il 14 ottobre e 15 ottobre nell’ambito delle Giornate FAI d’Autunno.

ELI/P.